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Natale in Sicilia 2021 e aumento dei casi di contagio da coronavirus

Ritorna l’incubo. Cosa dobbiamo temere? Come ci si sta organizzando? Quali rischi corre il turismo siciliano che stava attraversando un momento di apparente ripresa? E’ giusto creare allarmismo? Natale in Sicilia 2021 e aumento dei casi di contagio da coronavirus. Ne parliamo con il presidente di Assoturismo e Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina

di Patrizia Romano

Natale in Sicilia 2021 e aumento dei casi di contagio da coronavirus. Le prime luci del Natale iniziano ad accendersi e nell’aria già si respira la magica atmosfera natalizia. Non manca molto alle vacanze di Natale. La mente sarebbe già proiettata verso mete turistiche consone a questo tanto atteso evento. Forse, il più atteso dell’anno.
Purtroppo, al di là della bramosia del Natale e delle vacanze natalizie, il rischio legato a queste ultime, incombe sull’intero territorio. L’impennata, non proprio inaspettata, del Covid, dissemina panico tra turisti e operatori del settore.
Le previsione non sono rosee. Il rischio è che si incorra nell’ennesima battuta di arresto, dopo un’estate leggermente in salita.
Dal Nord al Sud, il pericolo che l’intera Penisola possa ricadere nella morsa del covid incombe sull’intera popolazione. Attraversa tutte le Regioni indistintamente, fino a raggiungere la Sicilia, dove, ahinoi, non sta accadendo niente di buono.

Qual è, dunque, la situazione nella terra del sole? Cosa dobbiamo aspettarci e quali rischi corriamo nell’Isola?

Ne parliamo con il presidente di Assoturismo e Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina. 

L’Inchiesta Sicilia – Natale in Sicilia 2021 e aumento dei casi di contagio da coronavirus. Ritorna l’incubo?
Vittorio Messina – L’incubo per la filiera del turismo non è mai finito. Dopo l’ottima performance delle cinque settimane estive, a cavallo tra luglio e agosto, sapevamo che il banco di prova sarebbe stata la stagione invernale dove avremmo potuto  finalmente parlare di inizio di ripresa . Così non è stato e la possibile quarta ondata pandemica, assieme all’impennata dei contagi, ha fatto il resto. Per l’ennesima volta spostiamo l’asticella dell’inizio della ripresa ad aprile 2022.

I maggiori timori


L’Inchiesta Sicilia – Cosa dobbiamo temere?
Vittorio Messina – Di fronte a questa situazione di “incertezza sanitaria” l’unica cosa che temiamo più delle disdette sono le mancate prenotazioni considerato che anche questo Natale sarà connotato da un turismo di prossimità che per definizione prenota all’ultimo momento e che quindi, man mano verranno rafforzate le misure di contrasto alla quarta ondata,  sarà sempre più scoraggiato dal prenotare la vacanza di fine anno.
Il rischio concreto che la filiera del turismo siciliano corre è certamente quello di dover archiviare la “vivacità” in termini di presenze della scorsa estate come una piccola boccata d’ossigeno e non già come l’inizio di una lenta e dura ripresa. Occorrerà ancora soffrire nella speranza che la primavera segni l’inizio di una vera e duratura ripresa.

Le mete che sarebbero state più gettonate

L’Inchiesta Sicilia – Verso quali mete siciliane vertono le scelte dei turisti?Vittorio Messina – Le mete che verranno preferite saranno sicuramente quelle legate ai percorsi delle città d’arte con le nostre punte d’eccellenza del barocco, della valle dei templi, del percorso arabo normanno di Palermo, ma anche di Siracusa, Trapani, Catania. Insomma la Sicilia, come nel passato pre-COVID, si candida a fare il pienone di presenze sulla carta mentre nella realtà dovrà fare i conti con la pandemia, con l’ennesima mancanza di turisti stranieri, insomma con tutte le variabili che da quando è scoppiata la pandemia hanno ridotto drasticamente le presenze.

Viaggi annullati

L’Inchiesta Sicilia – Già si cominciano a registrare annullamenti di viaggi?
Vittorio Messina – In realtà, le prenotazioni finora sono state praticamente nulle. Le uniche riguardano pochi gruppi organizzati dall’estero che, sì, stanno annullando. Capiremo realmente come andrà non prima di metà dicembre, se non anche qualche giorno prima di Natale.

Allarmismo no

L’Inchiesta Sicilia – È giusto creare allarmismo?
Vittorio Messina – Non dobbiamo essere allarmisti, ma realisti sì. Sicuramente la Sicilia si candida come regione tra le più sicure per trascorrere le vacanze di fine anno e questo perché c’è grande attenzione da parte degli “addetti ai lavori “ della filiera del turismo sia agli aspetti sanitari che organizzativi in genere, cosa questa che ci ha consentito di svolgere una stagione estiva, sebbene limitata a sole 5 settimane, con numeri importanti ma tutto sommato senza particolari conseguenze.

Vacanze in Sicilia in Sicurezza


L’Inchiesta Sicilia – Pensa che in Sicilia potremo fare una vacanza di Natale in sicurezza?
Vittorio Messina – In Sicilia siamo pronti ad accogliere i turisti per questo fine anno in totale sicurezza sperando che questo 2021 si porti definitivamente via la pandemia e il nuovo anno segni l’inizio della ripresa che sappiamo essere lunga e dolorosa ma che ci consentirà di guardare al futuro con la  speranza di poter recuperare nel più breve tempo possibile quanto più punti percentuali di quel PIL siciliano persi a seguito della pandemia,  e che sono stati persi non solo dalla filiera del turismo ma da tutto il sistema economico della nostra isola. Se riparte il turismo riparte il commercio, l’artigianato, i nostri centri storici insomma si rimette in moto la nostra Sicilia .

Suggerimenti per una vacanza in Sicilia senza rischi

L’Inchiesta Sicilia – Quali suggerimenti possiamo dare per una vacanza di Natale senza grossi rischi?
Vittorio Messina – Rispettare le regole per il contenimento anticontagio è il primo: vaccinarsi, indossare la mascherina nei luoghi chiusi e affollati, scegliere strutture trasparenti che rispettano i parametri di sicurezza. Anche il Green pass va in questa direzione e la scelta di renderlo ancora più stringente, nasce dal volere assicurare un Natale quanto più sereno possibile. In questi giorni anche le Prefetture stanno organizzando a livello locale incontri con esercenti e imprenditori, proprio per arrivare preparati alle festività. Proteggersi contro il Covid significa proteggere chi ci sta più a cuore e in generale chi ci circonda. Come Confesercenti su questo abbiamo molto battuto fin dall’inizio sia nei vertici istituzionali che al nostro interno, studiando protocolli di sicurezza in ogni fase di questa pandemia e raccomandando ai nostri affiliati il rispetto delle regole e il controllo del green pass. Abbiamo anche chiesto all’Assessorato regionale di creare degli accordi turistici con i Paesi ritenuti più sicuri e con standard alti di vaccinazione per l’incoming dall’estero. 

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