Prof. Romano Pesavento*
Il Coordinamento nazionale dei docenti della disciplina dei diritti umani vuole ricordare l’attentato terroristico di Dacca (1 luglio 2016) in cui persero la vita nove nostri connazionali (Cristian Rossi, 47 anni; Marco Tondat, 39 anni; Nadia Benedetti, 52 anni; Adele Puglisi, 54 anni; Simona Monti, 33 anni; Claudia Maria D’Antona, 56 anni; Vincenzo D’Allestro, 46 anni; Maria Riboli, 34 anni; Claudio Cappelli, 45 anni).
I luoghi della tragedia
La strage si consumò nel ristorante Holey Artisan Bakery situato nel quartiere diplomatico di Gulshan e fu rivendicata dall’organizzazione criminale bangladese Jamaat-ul-Mujahideen. Oggi nel commemorare le vittime innocenti scomparse vogliamo condannare ogni forma di violenza o atti crudeli perpetrati nei confronti di popolazioni o civili inermi. Intimidire, destabilizzare gravemente o distruggere le strutture politiche, costituzionali, economiche o sociali fondamentali di un Paese democratico costituiscono preparano l’avvento delle dittature.
Pena di morte per 7 estremisti islamici
Il 29 novembre 2019 un tribunale della capitale sentenziò la pena di morte per sette estremisti islamici coinvolti nell’attacco.
Il CNDDU ritiene fondamentale discutere all’interno delle scuole caratteriste e aspetti di contenuto geopolitico per comprendere le cause che hanno determinato i fatti accaduti.
“Ci tenevo a parlare con voi, a scambiare qualche idea. È anche un’occasione per mettere in comune il dolore che vi ha accomunato in questa tragedia immane.
Solidarietà e sostegno
Accanto alla solidarietà, bisogna poi occuparsi anche di altre cose, dalle forme di sostegno che sono previste in questi casi, che sono già in stato avanzato per molti, e per altri si stanno definendo, e anche assicurare alla giustizia i colpevoli.” (Sergio Mattarella, Discorso incontro i familiari delle vittime)
*Presidente CNDDU