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Viaggiare in moto “sensazione di presenza travolgente”

di Redazione

Itinerari, tappe, tratte, cosa mettere in valigia, come pianificare il viaggio. Viaggiare in moto: istruzioni per l’uso

 

di Luca Licata

“Se fai le vacanze in motocicletta le cose assumono un aspetto completamente diverso. In macchina sei sempre in un abitacolo; ci sei abituato e non ti rendi conto che tutto quello che vedi da quel finestrino non è che una dose supplementare di TV. Sei un osservatore passivo e il paesaggio ti scorre accanto noiosissimo dentro una cornice. In moto la cornice non c’è più. Hai un contatto completo con ogni cosa. Non sei uno spettatore, sei nella scena, e la sensazione di presenza è travolgente”.

Scriveva così Robert Maynard Pirsig, il noto scrittore e filosofo statunitense, autore di Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta’; il lavoro letterario che gli diede maggiore popolarità.
Per gli appassionati di motocicletta, le vacanze in moto hanno veramente questi effetti. Ed è proprio a loro che vogliamo dedicare queste righe. I non appassionati, invece, si limiteranno a immaginarli e, forse, cominceranno anche loro a coltivare questa passione.
Le vacanze, per gli amanti delle 2 ruote, nascono dall’amore per la natura e da un grande desiderio di avventura. Le proposte dei tour operator, pertanto, devono essere studiate per garantire la massima sicurezza.
Il percorso va affrontato piano per consentire al viaggiatore di godere i panorami e le meraviglie che, spesso, lasciano con il fiato sospeso.
L’armonia, la voglia di scoprire, di divertirsi e di godere le strade rappresentano il vero piacere di viaggiare in moto.
I criteri di scelta dei percorsi devono tenere conto di una serie di fattori: in primo luogo, delle condizioni e della manutenzione del fondo stradale, per favorire una guida più piacevole sulle due ruote; in secondo luogo, del valore paesaggistico, soprattutto, quando nell’itinerario, il ruolo principale è rimesso alla natura e all’ambiente; le tappe: in genere, i percorsi sono strutturati a tappe ben definite; infine, le tratte, che devono essere ricche di punti di ristorazione veloce e servizi adeguate.

Quando si decide di viaggiare in moto

 La prima cosa da tenere in considerazione è che la borsa serbatoio è bene utilizzarla per tutto ciò che possa servire nell’immediato, evitando, quindi, di scavare durante il viaggio nelle borse laterali o nel topcase.
Nelle borse laterali trovano posto gli oggetti più pesanti in modo da mantenere il baricentro della moto quanto più basso possibile. L’importante è non sovraccaricare e bilanciare le masse in modo equilibrato.
Un’altra regola da rispettare nel riempire le valigie è l’ordine. Questo ci consentirà portare più bagagli.

Guanti, tuta touring con protezioni, paraschiena e stivaletti tecnici sono fondamentali e dovrebbero essere persino obbligatori. L’abbigliamento necessario è quello che effettivamente si utilizzerà realmente. Viaggiare in moto vuol dire adattarsi e arrangiarsi con quel che si ha. Un jeans è più che sufficiente e stivaletti neri in pelle. Non dimenticate un capo di abbigliamento pesante (tipo pile o simili) da indossare sia in moto, sia la sera. In alcune località le escursioni termiche tra giorno e notte sono ampie. Non dimentichiamo il kit antipioggia da tenere sempre a portata di mano: guidare sotto l’acqua ha il suo fascino, ma ben equipaggiati. In commercio esistono capi di abbigliamento tecnici, definiti “windstopper”, che nei paesi freddi possono alleviare di molto il disagio di guidare con il gelo. Inoltre è possibile dotarsi di paramani, gilet riscaldabili o, da poco in commercio, guanti con inserti in cui si possono inserire delle bustine autoriscaldanti che hanno una durata di diverse ore.moto-
Per combattere il caldo, invece, esistono completi touring traforati, ma se si utilizza un capo ‘4 stagioni’, basta togliere le imbottiture e già si viaggia bene. 
Fondamentali sono il WD40 (serve per sbloccare e lubrificare tutto), un rotolo di nastro adesivo americano (quello grigio, che serve invece a bloccare tutto o quasi), alcune fascette in plastica del tipo da elettricista, nastro isolante, la sacca in plastica usa-e-getta per la benzina.
A seconda della destinazione conviene portarsi dietro qualche pezzo di ricambio, a patto però di saperlo sostituire altrimenti diventa solo un peso in più che all’occorrenza comunque potrebbe servire a poco o niente.
La bomboletta di emergenza per gonfiare le ruote o eventualmente il kit completo di riparazione delle forature non devono mancare. Controllare la presenza dei fusibili di scorta nella rispettiva scatola ed eventualmente, se già utilizzati, rimpiazzarli. Non dimenticare il grasso spray per la catena , gli attrezzi in dotazione alla moto ed una cinghia di quelle da traino: potrebbe servire per legare la moto alle paratie del traghetto o per qualsiasi altra evenienza.

 

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