A proposito di questi due…
Segnalazioni cinematografiche
Stringimi forte (Serre-moi fort, Francia, 2021) di Mathieu Amalric con Vicky Krieps, Arieh Worhalter, Anne-Sophie Bowen-Chatet, Sacha Ardilly
Una moglie, un marito e due figli (che, teoricamente, crescono). La prima sembra vivere in una dimensione sospesa rispetto ai secondi, ma è un limbo che non preclude le comunicazioni, in qualche modo agevolate da una casa e un’automobile. Non è il caso di svelare molto della trama – che è più un’idea di base – del nuovo lavoro dietro la macchina da presa di Mathieu Amalric, attore che, rubando consapevolmente e oculatamente ai maestri per i quali ha recitato più di frequente (Desplechin in testa), ha raggiunto una sua personalissima statura d’autore. L’attesa informa la narrazione, crea una stimolante specularità che suscita interrogativi addirittura filosofici. La lussemburghese Krieps, dopo essere stata diretta da P.T. Anderson, Shyamalan e Hansen-Løve, si conferma interprete sensibile e insostituibile.
Gli occhi di Tammy Faye (The Eyes of Tammy Faye, USA, 2021) di Michael Showalter con Jessica Chastain, Andrew Garfield, Cherry Jones, Vincent D’Onofrio
Dall’omonimo doc del 2000 dei navigati Bailey & Barbato, Showalter (The Big Sick) narra ascesa e ineluttabile caduta della telepredicatrice evangelica Tammy Faye (qui una camaleontica Chastain, bravissima nel dosare gli eccessi) e di suo marito Jim Bakker (un metodico Garfield). Emarginata dalla religiosa comunità a causa delle seconde nozze dell’anaffettiva madre, Tammy si riscatta con messaggi di fede diffusi con successo dal piccolo schermo grazie alle capacità imprenditoriali del coniuge. Ma la ricchezza fa perdere di vista gli intenti, soprattutto a lui. Efficace, benché lo script trascuri i figli.