Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Giuseppe Gigliorosso e il suo cinema indipendente

E' proprio un cinema indipendente quello che si propone di fare la scuola Piano Focale Eikona Film. Un percorso formativo, inserito nella splendida cornice di Villa Riso in Via dell’Olimpo, per i giovani talenti che vogliono realizzarsi nel mondo del cinema. Ma come nasce l'idea, qual è l'obiettivo, cosa offre ai giovani? Di questo e di tanto altro ancora parleremo con Giuseppe Gigliorosso, noto cameramen, regista e sceneggiatore, fondatore della scuola

di Pippo La Barba

A Palermo una scuola di cinema per i giovani? Sì, si chiama Piano Focale Eikona Film, si trova nella splendida cornice di Villa Riso in Via dell’Olimpo ed è diretta da Giuseppe Gigliorosso, esperto cameraman, regista e sceneggiatore,  con alle spalle trentaquattro anni di lavoro in RAI.
Lo scopo specifico di questa iniziativa culturale è quello di far rimanere in Sicilia i giovani che vogliono lavorare nei vari reparti della cinematografia, evitando una forzata emigrazione. Ma non è soltanto questo l’unico obiettivo voluto dal fondatore della scuola.

Fare cinema a 360°

Qui si insegna come si fa cinema a 360 gradi, come ama affermare lo stesso Giuseppe Gigliorosso. Infatti, sono previste sette tipologie di corsi: regia, direzione della fotografia, sceneggiatura, montaggio, recitazione cinematografica, fonico e presa diretta, produzione. Insomma, una vera full immersion nel mondo del cinema. Una full immersion che restituisce una formazione nel settore che mette in grado di competere con giovani emergenti di tutta italia. Una scuola, che già al primo impatto sembra avere tutti i requisiti per arrivare lontano. E’ talmente perfetta che fa, quasi, nascere qualche ma….
Per fugare ogni dubbio, cerchiamo di conoscere meglio le peculiarità di questo percorso, parlandone con lo stesso Giuseppe Gigliorosso.

Giuseppe Gigliorosso e il suo cinema indipendente

Non c’è il rischio di dar luogo alla solita cattedrale nel deserto che poi si esaurisce?
Non penso. Tutto nasce su basi solide. La scuola si avvale di un corpo composto da professionisti del cinema che si dividono tra il lavoro sul set e l’insegnamento.
Il nostro obiettivo è quello di far nascere un cinema indipendente.

Come può realizzarsi concretamente questo progetto?
Innanzitutto fa premio il tipo di modalità formativa con cui operiamo. I corsi, che durano dieci mesi, oltre che sulla teoria, si basano principalmente sulla pratica e consentono agli allievi di produrre a fine corso, ciascuno con il proprio  compito, dei cortometraggi. Quest’anno, saranno prodotti  undici cortometraggi.

Collaborazioni esterne

C’è un collegamento con le realtà esterne?
Certamente.  Abbiamo instaurato un rapporto di collaborazione con varie istituzioni artistiche presenti nel territorio: Accademia delle Belle Arti, Università Dams, Conservatorio di Musica. Gli studenti della Dams possono fare qui il tirocinio riconosciuto dalla stessa Università.

Concretamente ci sono possibilità di lavoro?  
Sicuramente sì. Intanto una buona  percentuale degli allievi  lavora nel cinema. E, poi, la nostra scuola e già conosciuta e attenzionata da case di  produzione nazionali.

Quali iniziative state portando avanti?
Nell’immediato a febbraio partono due nuovi corsi:  Audio presa diretta e Produzione cinematografica

Nuovi progetti

Nuovi progetti?
Assieme  all’Aassociazione per l’Arte e all’Associazione Zest hup abbiamo istituito “Babbaluci Film Festival”, a cui possono partecipare solo gli allievi delle scuole di cinema italiane.

Qual è stata l’idea originaria da cui  è nata la scuola?
Tutto nasce nel 2014 con il film “Ore diciotto in punto” da me diretto, che costituisce la prima sperimentazione di cinema indipendente. Si attua per la prima volta in Sicilia un modo di fare cinema basato sulla compartecipazione alla produzione dell’intero cast. La formula, chiamata “The Comproducers”, ha avuto successo, tanto che parecchi docenti che formano gli allievi della nostra scuola sono ex allievi di quel gruppo.

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Una risposta

  1. Interessante, un progetto di valore e fa bene Pippo La Barba a intervistare per pienamente illustrare il progetto. Insomma, Palermo si conferma scuola di cinematografia. Grazie, Pippo

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