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Kind – Collage analogico

di Redazione

Kind – Collage analogico di Demetrio Di Grado. Mostra a cura di Francesco Piazza. Opening 24 febbraio alle 19 – Galleria Giuseppe Veniero Project – Palermo

Kind – Collage analogico. Inconsapevolmente pop? I collage di Demetrio Di Grado attraversano gli anni. Spostano l’attenzione sul concetto di bellezza rivelando inaspettate influenze rétro, mai così vicine a noi”. Scrive così Francesco Piazza, curatore della mostra Kind di Demetrio di Grado che sarà inaugurata il 24 febbraio alle 19 alla Galleria Giuseppe Veniero Project, in piazza Cassa di Risparmio, 22, a Palermo. La mostra resterà in essere fino al 10 marzo.
“La réclame, le movenze plastiche quasi innaturali, monelli riccioluti e signore felici di mostrarsi nei loro completini messi a nuovo da modiste esperte. Il mondo inventato e raccontato di Di Grado – scrive ancora Piazza – è intriso di ricordi e di memorie che appartengono ad un periodo storico in cui la ricchezza non era obiettivo così difficile da raggiungere.
Un mondo tanto reale quanto reali sono i tagli sulla carta avidamente cercata, sottratta al macero o alla sua successiva ed ecocompatibile funzione ultima; avvolgere qualcosa, diventare contenitore.
Essere riutilizzata prima di essere distrutta. Così la carta di Demetrio contiene frasi, avvolge racconti di uomini e donne, racchiude messaggi, si adagia accattivante su superfici non sempre canonicamente adatte ad essere supporti artistici Saracinesce, lamiere, muri e palizzate, tavole, e poi quaderni e album.
E la colla, versata a sancire e bloccare insieme il tutto. Nel tempo ritrovato. Un procedimento semplice che racchiude però dinamiche complesse di forte impatto sociale ed emotivo.
L’arte del collage, che impariamo fin da bambini, è anche l’arte della denuncia, della mistificazione, delle lettere minatorie, nelle quali era un esercizio (artistico) il comporre frasi forti e drammatiche.
Resta indelebile, fissato nel nostro immaginario, il rapporto cruciale tra la composizione “casuale” di parole e il suo effetto dirompente sulle coscienze, che attraversò gli anni di piombo declinando nuovi codici di lettura che solo il digitale è riuscito a scalzare e annullare.
In Kind, Di Grado ferma il tempo e afferma il messaggio. Secco. Monolitico e stentoreo in sguardi quasi sempre celati. Gli occhi, specchio dell’anima, sono per lui superfici su cui “scrivere”.
Forte di questo codice interpretativo decide di consegnare ai bambini i messaggi più importanti, (quali migliori messaggeri?) perché in loro esiste una serietà che noi adulti perdiamo col tempo e che ci costringe a essere più concreti.
Una compostezza che non ti immagini in esseri così apparentemente fragili e indifesi. Il concetto di gioco, le sue regole, le penitenze. Ogni cosa assume una connotazione di estrema precisione ed il “gesto”, anche il più semplice, il più comune è codificato. Completo. Asciutto. Niente è lasciato al caso, e come teorizzava Johan Huizinga, il gioco è fondamento di ogni cultura dell’organizzazione sociale.
Kind è in inglese genere, razza, tipo, marca, natura e in tedesco assume un solo e unico significato, “bambino”. L’etimologia ci aiuta a comprendere quanto la natura infantile sia attraversata da elementi di complessità talmente forti che rinchiuderla in un solo significato, renderebbe tutto estremamente scontato e poco intellegibile.
Le opere di Demetrio raccontano tavola per tavola la società, la contemporaneità e le sue contraddizioni, contaminando di scenari intrisi di un asciutto nonsense le sue composizioni per affermare princìpi, senza rigore ma con concreta fanciullesca benevolenza”.
In mostra ci saranno 24 opere dell’artista che si è fatto strada nel panorama nazionale della street art per i suoi collages a cielo aperto raffiguranti corpi a grandezza naturale che lanciano un messaggio attraverso frasi enigmatiche spesso sconfinanti in un provocatorio nonsense o appositamente pensate e realizzate per specifici luoghi, per rafforzare ancora di più la loro efficacia espressiva.
Inoltre il 24 sera, durante il vernissage e davanti al pubblico partecipante, l’autore realizzerà, a parete, un collage fuori misura (mt2x2). Una performance che è anche un’ulteriore chiave di lettura del progetto espositivo Kind, in cui il momento ludico si affianca a quello sociale e interpretativo.
In quell’occasione verrà lanciato l’hashtag #megakind per Instagram.

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