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Il canto della Santuzza di Lucina Lanzara al Teatro Biondo di Palermo

di Redazione

Il canto della Santuzza di Lucina Lanzara al Teatro Biondo di Palermo: linguaggi e artisti diversi celebrano Santa Rosalia in un imponente spettacolo a scopo benefico.

Quasi duecento presenze in scena, tra coristi, cantanti, attori e finanche una squadra di basket. Sono questi gli incredibili numeri de Il canto della Santuzza, un “oratorio moderno sperimentale” ideato e organizzato da Lucina Lanzara in collaborazione con l’Associazione Punto Onlus di Ida Cantafia, che il Teatro Biondo di Palermo ospiterà martedì 16 maggio alle 21.00.

Lucina Lanzara ha scritto e interpreterà, con voce e chitarra, le musiche dell’Oratorio su testi di Salvino Leone. Insieme a lei, l’ensemble composto da Giovanni Mattaliano (clarinetto), Massimo Patti (contrabbasso), Salvo Compagno (percussioni) e Francesco Davì (chitarra).

«Per raccontare la nostra Santuzza – spiega Lucina Lanzara – ho attinto alla circle song, all’actor singing, alla body music, alla valorizzazione delle differenze. Perché il canto è di tutti, perché il ritmo è di tutti, perché la Santuzza è di tutti. Salvino Leone ha assecondato la necessità di riempire di suono e silenzio questo testo così evocativo, mentre Francesca Di Maria ha confezionato un abito che emana profumo di zagara e gelsomino. Posso contare su uno straordinario cast per fare rivivere in chiave contemporanea la nostra Santuzza».

«Il canto della Santuzza – aggiunge Salvino Leone – nasce dall’intento di voler rappresentare, in un oratorio musicale, la vicenda di Santa Rosalia tenendo conto delle diverse varianti e incognite storiche che la riguardano. Ho cercato, in un certo senso, di “inculturarla”, sia proponendo alcuni canti in siciliano, sia attualizzando la storia rapportandola ai nostri giorni, sia ancora introducendo, come filo conduttore, un racconto che si ispira ai toni declamatori dell’Opera dei pupi e del cuntu siciliani».
Il lavoro sull’Oratorio si basa sulle più recenti ricerche storiche effettuate da Girolamo Mazzola insieme a Don Gaetano Ceravolo, reggente del Santuario di Santa Rosalia, che accoglie con grande soddisfazione lo spettacolo: «Finalmente la Santuzza cantata e cuntata come si deve – afferma Ceravolo – Ringrazio lo storico Mazzola per l’interesse profuso nel riordino delle notizie storiche recuperate negli archivi del Comune di Palermo e abbraccio Lucina e Salvino per l’opera straordinaria che ci consegnano».

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