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Beni confiscati e sequestrati, strumento di lotta alla criminalità

Gestione e riutilizzo dei beni sequestrati e confiscati. Questi i temi del convegno che chiude oggi il Master di II livello all'Università di Napoli Parthenope.

di Redazione

Argomento molto complesso quello legato alla gestione dei beni confiscati, ma sempre di grande interesse per le importanti ricadute sociali.

Diventa ancora più intrigante se lo consideriamo strumento di aggressione del patrimonio mafioso, calandolo in un contesto più ampio di lotta alla criminalità organizzata.

Prevenzione, gestione, amministrazione e riutilizzo dei beni sequestrati e confiscati sono i caldi contenuti che animeranno la Tavola Rotonda con cui si chiude, oggi, il Master di II livello, organizzato presso l’Università degli Studi di Napoli’Parthenope’ dal titolo, appunto, “Prevenzione dai rischi di infiltrazioni criminali nelle attività economiche, gestione, amministrazione e riutilizzo dei beni sequestrati e confiscati”.

Al tavolo, tra i relatori, si alterneranno personalità di grande spessore giuridico, da anni impegnati sul fronte della lotta al patrimonio mafioso, proprio attraverso la confisca dello stesso.

Al termine dell’incontro si terrà la cerimonia di proclamazione dei partecipanti al master che avranno discusso la tesi il giorno prima, il 30 gennaio alle ore 15,00, sempre a Palazzo Pacanowski. Il Master è organizzato in collaborazione con la  Fondazione YMCA Italia onlus. Parteciperanno all’evento anche ADVISORA (rete di amministratori giudiziari)I disturbi del comportamento alimentare costituiscono un’emergenza di salute pubblica, che necessita di adeguate strategie di prevenzione e trattamento.

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