Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Scuola del Popolo, aperte le iscrizioni ai primi 4 corsi.

“Siamo pronti a partire. Tante le adesioni da parte di insegnanti, pensionati e professionisti disponibili a mettersi in gioco".

di Redazione

Aperte le iscrizioni ai primi 4 corsi della “Scuola del Popolo” della Cgil.  E’ ai nastri di partenza  il progetto di Flc Cgil Palermo e  Cgil Palermo, che in queste settimane ha raccolto l’adesione di insegnanti attivi e in pensione, studenti universitari, professionisti, giornalisti, docenti di musica e di canto  e  pensionati di vari settori interessati a mettere a disposizione le proprie  competenze  per insegnare ai corsi, che si terranno il giovedì pomeriggio presso la sede della Cgil Palermo, in via Meli, 5.    

I primi ad essere attivati saranno un corso di lingua italiana per stranieri adulti, un corso di lingua italiana per bambini stranieri, un corso base di lingua inglese e un corso di giornalismo, sulla lettura degli articoli, per comprendere e scrivere la cronaca e capire come distinguere notizie vere da fake news.      

Corsi gratuiti aperti a tutti

Per il lancio della Scuola del Popolo gli spazi della Camera del Lavoro si trasformano così in luoghi di formazione culturale e politica  aperti a tutti, secondo un progetto ideato dalla Cgil della  Sardegna e che si sta diffondendo in tutta Italia.  Per iscriversi ai corsi, che sono gratuiti, bisogna compilare un modulo da inviare  a scuoladelpopolo.palermo@gmail.com.  Diverse le scuole palermitane, del quartiere e non,  interessate a inviare i propri alunni.      

“Stiamo raccogliendo le iscrizioni e siamo pronti a partire con i primi quattro corsi. Non si tratta di una scuola tradizionale ma di un momento di approfondimento dove ciascuno mette il proprio tempo e la propria professionalità a disposizione degli altri – dichiara il segretario generale della Flc Cgil Palermo Fabio Cirino –  Vogliamo andare oltre i tweet e gli slogan e ricreare delle occasioni di confronto e di approfondimento culturale, offrire spunti di riflessioni e di discussione.  Fare comunità, aprire la Camera del Lavoro all’esterno, riscoprire  l’importanza dell’ascolto reciproco,  della relazione,  della voglia di dare qualcosa agli altri e di trasmettere conoscenza”.      

“L’idea sta ottenendo un grande seguito – aggiunge Cirino –  abbiamo raccolto tantissime adesioni da parte di persone interessate a dare valore al proprio tempo libero mettendosi in discussione  in modo nuovo e in una realtà di quartiere come la nostra. Sono tante le idee interessanti suggerite per organizzare anche seminari e lezioni per approfondire temi che riguardano  la storia, la cronaca, la politica oltre a corsi  di disegno, musica, ricamo. Tanti i progetti in cantiere”.            

“Abbiamo accolto con favore l’idea di mettere a disposizione la nostra sede a tutte le persone e gli insegnanti in pensione, o ancora al lavoro, che vogliono mettersi a disposizione della società utilizzando la nostra sede come luogo di diffusione della cultura e del sapere – dichiara il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo – Negli anni 50 e 60 le Camere del Lavoro erano luoghi dove si insegnava a leggere e scrivere e oggi, aggiornando il nostro patrimonio genetico, lo stesso impegno di allora continua per essere vicini alle persone in difficoltà, ai tanti che soffrono una condizione di analfabetismo, ai migranti che hanno bisogno di apprendere la nostra lingua, agli studenti più disagiati dei quartieri del centro storico. Ma anche a tutte le persone che cercano un confronto.  Con la  disponibilità degli uomini e delle donne del mondo scuola, e non solo,  che si mettono a servizio della nostra collettività. La cultura diventa così fruibile a tutti, perno di un sistema fatto di aiuto reciproco, di gioco di squadra, di solidarietà, per combattere la solitudine, le disuguaglianze  e e imparare a rivendicare i propri diritti con consapevolezza”.

Ufficio Stampa: Antonella Romano

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.