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Parte a Palermo la videosorveglianza attiva

di Redazione

Emergenza rapine: parte anche a Palermo la videosorveglianza attiva collegata alle Forze dell’OrdineGiovedì la presentazione con Prefetto, Questore e Comandanti di Carabinieri e Gdf Tobia: In memoria della dottoressa Iacona assassinata in una rapina a Blufi 4 anni fa 

Videosorveglianza attiva. Per contrastare la recrudescenza delle rapine ai danni delle farmacie, parte a Palermo, dopo Roma, il sistema di videosorveglianza attiva che consente alle centrali operative delle forze dell’ordine di interagire in diretta e di coordinare gli interventi tempestivamente salvaguardando l’incolumità dei presenti.
Il Prefetto di Palermo, Antonella De Miro, e il Presidente di Federfarma Palermo, Roberto Tobia, hanno firmato un protocollo di collaborazione, nell’ambito dell’accordo quadro sottoscritto a livello nazionale dal ministero dell’Interno e da Federfarma, per l’installazione nelle farmacie dei nuovi impianti di videosorveglianza antirapina collegati con le più moderne tecnologie alle centrali operative delle forze di pubblica sicurezza.
Giovedì prossimo, 7 dicembre, alle ore 20, presso Villa Zito, in via Libertà a Palermo, saranno illustrati l’accordo e il funzionamento del sistema di sicurezza, alla presenza del Prefetto De Miro, del Presidente Tobia, del Questore Renato Cortese,  del Comandante provinciale dei Carabinieri col. Antonio Di Stasio, del Comandante provinciale della Guardia di finanza gen. Giancarlo Trotta, del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
“Ringrazio il Prefetto De Miro per l’impegno profuso, volto a superare anche i nodi tecnologici, portando a raggiungere questo importante risultato assieme al Questore e ai Vertici provinciali delle forze dell’ordine – dichiara Roberto Tobia – . Un risultato importante per la nostra categoria, che dedichiamo alla memoria della dottoressa Giuseppina Iacona, assassinata il 21 novembre di quattro anni fa durante una rapina nella sua farmacia a Blufi. I farmacisti – aggiunge Tobia – speravano da tempo in questa forma di protezione attiva, prevista dall’accordo quadro firmato a suo tempo dall’allora ministro dell’Interno Angelino Alfano. Le farmacie sono diventate il bancomat della criminalità, con una recrudescenza tale che in alcune occasioni si sono registrati più assalti solo a farmacie, nello stesso giorno. I farmacisti, il personale e gli utenti/pazienti troppo spesso hanno rischiato e continuano a rischiare la loro incolumità personale. Adesso – conclude Tobia – grazie all’utilizzo di queste nuove tecnologie e alla collaborazione attiva di tutte le forze dell’ordine, contiamo di ridare maggiore serenità alle persone che entrano nelle nostre farmacie, che sono da sempre, e che continueranno ad essere sempre più in futuro, un luogo di accoglienza per i nostri pazienti”.

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