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Ofelia in the dogs day

di Redazione

Ofelia in the dogs day. I Disturbi alimentari da Shakespeare alla vita realeIn uscita il 9 novembre in tutte le librerie il nuovo libro di Emanuele Tirelli un testo teatrale su anoressia e bulimia

In uscita il 9 novembre in tutte le librerie Ofelia in the Dogs Daya. I Disturbi alimentari da Shakespeare alla vita realenuovo libro del giornalista e scrittore Emanuele Tirelli, collaboratore de L’Espresso, Donna Moderna e Il Mattino, e già autore di Pedro Felipe (Caracò Editore, 2014) e La misura dell’errore. vita e teatro di Antonio Latella(Caracò Editore, 2016).
Un intenso testo teatrale che fa luce sui Disturbi del comportamento alimentare (Dca): anoressia, bulimia e binge eating disorder (il disturbo da alimentazione incontrollata che porta all’obesità) colpiscono più di 3 milioni e mezzo di italiani e sono la seconda causa di morte delle adolescenti dopo gli incidenti stradali: una vera epidemia sociale tutt’oggi sottovalutata.
Tirelli non è nuovo al tema: se ne è occupato per L’Espresso e Il Venerdì di Repubblica. E già nel 2016 ha vinto il Premio Angelini per l’Infanzia (sezione “Periodici”) con “La nuova droga si chiama anoressia”, un articolo sui disturbi del comportamento alimentare pubblicato proprio sul settimanale L’Espresso. Oggi torna a riflettere sui disturbi alimentari lanciando una campagna di sensibilizzazione nazionaleOfelia in the Dogs Days è infatti anche uno spettacolo teatrale (che debutterà il 15 dicembre a La Corte Ospitale di Rubiera) prodotto da Caracò Teatro con il patrocinio di Mi Nutro Di Vita, associazione che dal 2011 promuove il 15 marzo la Giornata Internazionale del Fiocchetto Lilla.
L’Ofelia del testo è una giovane donna malata di bulimia e anoressia, prossima a una promozione come responsabile vendite della sua azienda. La vediamo destreggiarsi nei suoi impegni quotidiani, curare a fatica i rapporti interpersonali, spesso malsani, – con il suo fidanzato Amleto, con i colleghi, con i vicini, col suo psicoterapeuta – oscillare tra attacchi bulimici e digiuno anoressico.
Ma il finale pensato per lei da Shakespeare viene ribaltato, e passando per il testo di Jules Laforgue in “Un Amleto di meno”, si avvicina alla rinascita immaginata da Heiner Müller nel suo “Die Hamletmaschine”.
Come scrive nella prefazione Stefano Tavilla, Presidente dell’associazione Mi Nutro di Vita:  “Ofelia in the Dog Days è innanzitutto una drammaturgia che racconta la storia di una donna apparentemente della porta accanto, con un lavoro e una socialità mascherati, tormentata dal pensiero di rendere invisibili i suoi disturbi: bulimia e anoressia. Ma è anche un libro che contiene molti contributi diretti. Tutto è affrontato in modo tale che il lettore e lo spettatore percepiscano il dramma crudo della protagonista. È la lotta continua di una donna, che alla fine trova un motivo per cedere alla consapevolezza e ricominciare a vivere”.
A corredo del testo una serie di storie, emotivamente molto forti, raccontate da ex pazienti di Dca e familiari di vittime – Molti ci dicevano che se stava male era solo colpa sua, come se ne fosse responsabile. Ma l’anoressia non è un capriccio. È un’ossessione devastante – nonché contributi di esperti del settore: oltre al già citato Stefano Tavilla, Laura Dalla Ragione, consulente del Ministero della Salute per i Dca, direttore della Rete Disturbi del Comportamento Alimentare dell’Usl Umbria 1 e di Palazzo Francisci di Todi; Maria Grazia Giannini, presidente di Consult@noi, associazione di secondo livello che raggruppa associazioni di familiari ed ex pazienti.

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