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Liberato Patrick Zaki, era ora!

La liberazione del giovane studente egiziano all'Università di Bologna è occasione, per il CNDDU, per ricordare l'importanza di una cittadinanza attiva e che non perda mai di vista i diritti civili.

di Redazione

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della Disciplina dei Diritti Umani accoglie con viva soddisfazione la notizia dell’avvenuta scarcerazione dello studente e attivista per i diritti umani Patrick Zaki. Un autentico trionfo per tutti coloro che credono nella difesa dei diritti umani, nei valori della dignità della persona e del libero pensiero.

È una coincidenza straordinaria che la scarcerazione di Zaki coincida quasi con una data che ha segnato un traguardo importantissimo per l’innalzamento della qualità di vita degli uomini: la Dichiarazione universale dei diritti umani (10 dicembre). Patrick Zaki è un giovane coraggioso che ha promosso i principi del rispetto della persona e la difesa della libertà di espressione. La sua odissea personale è iniziata il 7 febbraio 2020, quando è stato arrestato all’aeroporto de il Cairo.

Adesso è libero; come speriamo possano esserlo presto tanti defender che operano nel mondo per la parità di genere, il diritto all’istruzione, il contrasto all’omofobia, al razzismo, in nome della giusta retribuzione, per la democrazia, per la difesa ambientale e delle etnie minacciate e per tutte quelle cause che vale la pena ogni giorno difendere. Non dimentichiamo mai di essere umani. Il CNDDU invita i docenti a ricordare nelle proprie scuole Zaki soffermandosi sull’importanza di una cittadinanza attiva e sui valori dei diritti civili.
prof. Romano Pesavento
presidente CNDDU

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