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Crisi agricoltura

di Redazione

Crisi agricoltura. Corrao (M5S) incontra commissario europeo Hogan. “In Sicilia non c’è tempo da perdere. L’Europa dia risposte certe e immediate”

 

 

“In Sicilia, come ho denunciato più volte in Parlamento – ha spiegato Corrao – l’agricoltura sta vivendo una situazione tragica, che ormai è oltre l’emergenza.  La scorsa settimana a Vittoria, uno dei centri agricoli più importanti della Sicilia e del Sud Italia, c’è stato l’ennesimo suicidio di un agricoltore, sepolto dai debiti”. Dopo l’incontro con il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao, ha sottoposto le questione relative alla crisi del comparto agricolo siciliano al commissario europeo per l’agricoltura Phil Hogan nel corso dell’audizione Supply Chain tenutasi a Bruxelles in commissione Agri (Agricoltura).
“Quell’agricoltore da anni non riusciva più a vendere i suoi prodotti e ad avere un reddito dignitoso per la sua famiglia – ha spiegato Corrao. Io penso che abbiamo passato ogni limite. Questo suicidio non è il primo e non sarà neanche l’ultimo, se l’Europa continuerà ad ignorare questa crisi sistemica che sta distruggendo l’agricoltura siciliana.
Ma è chiaro che senza un vero intervento di tutti gli attori istituzionali, compresa la Commissione Europea, sarà difficile dare una risposta immediata. Come possiamo dare una risposta agli agricoltori siciliani? In questa direttiva, quali speranze ci sono per dare sostegno e ossigeno immediato all’agricoltura siciliana? Vogliamo dare un senso al gesto estremo di chi ha perso tutte le speranze?” – ha concluso Corrao.
Ecco il resto dell’intervento in commissione Agri
Oggi gli agricoltori siciliani sono schiacciati dalla concorrenza dei Paesi terzi per via degli accordi di libero scambio, ma anche dall’assenza di controlli sui prodotti extra UE che entrano dai porti di tutta Europa e poi vengono spacciati per siciliani bypassando anche i nostri controlli in Sicilia. Un vero e proprio cavallo di Troia che vanifica tutti gli sforzi.
E poi ci sono gli importatori segreti. Oggi chi importa i prodotti extra-UE non ha nome e cognome: la lista degli importatori è coperta da segreto e questo danneggia sia i produttori locali che i consumatori. Ci sono poi le pratiche commerciali scorrette, oggetto della Direttiva, che umiliano i piccoli agricoltori nei confronti dei grandi acquirenti. In Sicilia i piccoli produttori sono costretti a vendere a prezzi bassissimi, che spesso non coprono neanche i costi di produzione. Spesso gli acquirenti non comunicano tempestivamente ai produttori neanche il prezzo di acquisto, ma lo fanno solo dopo, quando avranno e se avranno venduto i prodotti! Così facendo, scaricano tutto il rischio di impresa sui piccoli produttori, che sono diventati la parte più debole della filiera commerciale.
Non dimentichiamoci della GDO, che schiaccia tutti: sia l’industria che gli agricoltori. La GDO opera comportamenti vessatori e strozza i venditori dell’industria con ricatti e meccanismi diabolici, come le “aste on line”, costringendoli a vendere sottocosto. E poi questi ultimi si rivalgono sui piccoli produttori. E’ con “le aste online” che l’industriale vende la pelle del contadino alla GDO. Infine c’è la totale assenza di controllo nei mercati ortofrutticoli, che sono continuamente aperti, senza orari, senza regole, senza procedure certe e stabilite. E questo contribuisce a spingere ancora di più verso il basso i prezzi.
Cosa occorre? Occorre una regolamentazione seria dei mercati ortofrutticoli, come quello di Vittoria, che darebbe più tutela per gli agricoltori, i cui diritti sono stati calpestati. Occorre rafforzare la politica di sostegno alle organizzazioni di agricoltori uniti, occorre rafforzare i controlli che fermerebbero l’invasione silenziosa dei falsi prodotti europei che abbassano i prezzi e favoriscono la speculazione. Occorre intervenire sul potere eccessivo e ricattatorio della GDO.La scorsa settimana ho incontrato il Presidente della Regione Siciliana, per discutere di questi temi, provando a trovare una soluzione per il comparto agricolo siciliano, per il quale è stato certificato lo stato di crisi. Ma è chiaro che senza un vero intervento di tutti gli attori istituzionali, compresa la Commissione Europea, sarà difficile dare una risposta immediata. Come possiamo dare una risposta agli agricoltori siciliani? In questa direttiva, quali speranze ci sono per dare sostegno e ossigeno immediato all’agricoltura siciliana? Vogliamo dare un senso al gesto estremo di chi ha perso tutte le speranze?” – ha concluso Corrao.

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