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Cgil: “Parla il lavoro: storie di lavoratori”

di Redazione

Domani al Teatro Santa Cecilia alle ore 9.30 voce al lavoro. Sul palco si alterneranno 12 protagonisti, uomini e donne, che racconteranno la loro storia.  Tutte storie emblematiche e rappresentative della crisi, in una città che oggi ha un tasso di occupazione del 38,0 per cento (ultimo dato Istat del 2015), gli inattivi sono 417 mila e la disoccupazione dei giovani è balzata al 65 per cento, contro il 46,5 per cento del 2007.
È l’iniziativa “Parla il Lavoro”, organizzata dalla Cgil assieme alle prime sigle che sono già scese in campo per sostenere a Palermo il Referendum Lavoro della Cgil, con i due suoi quesiti sull’abolizione dei voucher e sulla responsabilità solidale negli appalti: Auser, Udu, Federconsumatori, Reds, Centro Pio La Torre, Arci, Anpi, Comitato 12 luglio, Centro arcobaleno 3P, libera, Legambiente.
Ci sarà la testimonianza di lavoratori pagati con i voucher, del precario dei call center, della lavoratrice disoccupata, dello studente che cerca di alternare lo studio al lavoro, della pensionata che funge da ammortizzatore sociale per i suoi figli, dell’immigrato. Dopo un’introduzione del maestro Ignazio Garsia, il padrone di casa che ospita la convention, in sala si ascolterà l’ overture del pianista Diego Spitaleri del Bass Group. Subito dopo, l’attrice Elena Pistillo darà voce all’incipit del film “Tutta la vita davanti”, di Paolo Virzì, pellicola del 2008 che, attraverso la storia di Marta, interpretata da Isabella Ragonese, racconta il precariato attraverso il mondo dei call center.
All’iniziativa sono stati invitati tutti i candidati a sindaco, capigruppo, consiglieri e assessori, deputati regionali e nazionali, i sindaci dei comuni del palermitano. “Daremo la parola solo al Lavoro. Per parlare di lavoro nel modo in cui di solito non viene raccontato. Tutti gli altri ascolteranno. E’ così che abbiamo scelto, assieme alle associazioni, di dare il via alla campagna elettorale per il Referendum della Cgil a Palermo – ha spiegato oggi in una conferenza stampa, organizzata con il “cartello” di associazioni sostenitrici, il segretario generale della Cgil Palermo Enzo Campo – Parleremo di lavoro, di tutti i tipi di lavoro, il subordinato, quello a partita Iva, i contratti atipici, i voucher, il nero. Perché oggi anche il lavoratore dipendente, come quello precario, non sempre porta uno stipendio a casa. E parleremo di diseguaglianze, di povertà diffusa e di lavori poveri. In una città in cui il numero delle vertenze sul lavoro continua a salire, e in cui vediamo i diritti in bilico in tutti i campi, il Referendum Lavoro e la nostra Carta dei diritti universali esistono per ridare dignità al lavoro e alle persone, e il Piano del Lavoro della Cgil per parlare di proposte, contenuti e modelli di sviluppo”.
La Cgil e le associazioni saranno impegnate a fianco in questi mesi , in un campagna elettorale che vedrà presidi nelle piazze principali della città e a Mondello, il porta a porta, il volantinaggio in tutte le piazze delle periferie, il camper in giro in tutti i posti di lavoro, ospedali, aeroporto, teatri.
Suor Anna Alonzo, del centro Arcobalemo 3 P, oggi, alla conferenza stampa, ha raccontato le storie dei giovani che si accostano al suo centro. “Tanti ragazzi della Guadagna vanno a lavorare come garzoni o come factotum per dieci euro al giorno. Sono tanti in questa situazione, è difficile trovare chi li metta in regola. Noi cerchiamo di aiutare questi giovani e gli immigrati a trovare un lavoro dignitoso”, ha detto. “Questa città non esplode perché regge il welfare familiare, del pensionato che aiuta i figli e i nipoti, ed è forte la tutela dell’associazionismo – ha continuato Giuseppe Romancini, presidente dell’Auser di Palermo – Ci sono a Palermo 400 sigle di associazioni con decine di migliaia di soci. E sono numerosi coloro che ogni giorno chiedono dal pacco di pasta ai lavoretti, per sopravvivere”. Ha aggiunto Fabrizio Lo Verso, coordinatore dell’Udu di Palermo: “Sosteniamo con forza il Referendum della Cgil. Vogliamo che al centro dell’attenzione ci sia l’alternanza scuola-lavoro e l’accesso alle professioni, per fare capire quanto istruzione e mondo del lavoro siano connessi. Sono tantissimi da noi gli studenti che lavorano con i voucher e nel mondo dei servizi in subappalto”. E ha aggiunto Nino Rocca, presidente del comitato per la casa 12 luglio: “Io credo che qui non sia in gioco solo il lavoro ma la democrazia. In una società dove manca il lavoro, anche l’esercizio democratico viene meno. Cinque anni fa a Palermo le famiglie nelle liste dell’emergenza casa erano 800. Oggi sono 1.800. Le famiglie che avevano occupato un edificio erano 200. Oggi sono 650. Le persone che vivono in strada erano circa 100 oggi sono raddoppiate. C’è un trend negativo, un impoverimento massiccio della popolazione, con segnali poco incoraggianti per i giovani: sono andati via da Palermo in 20 mila”.

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