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Cassa edile Catania, Durc pilotati: tra gli indagati anche l’ex presidente Ance Sicilia

Cassa edile Catania, Durc pilotati: tra gli indagati anche l’ex presidente Ance Sicilia. IL PRESIDENTE ANCE CATANIA GIUSEPPE PIANA «CONCORRENZA SLEALE E MANCANZA DI REGOLE: FENOMENI REITERATI CHE HANNO DANNEGGIATO L’INTERA FILIERA EDILE»

di Redazione

La denuncia: «Una situazione che non ha registrato la totale adesione di tutte le sigle sindacali: alcuni hanno creato fratture insanabili, difendendo e proteggendo dipendenti infedeli»
«Una situazione incresciosa; un sistema che per anni ha inquinato la trasparenza delle procedure e delle gare d’appalto. Un fenomeno reiterato che ha danneggiato l’intera filiera, delegittimando il ruolo della Cassa Edile. Un Ente paritetico costituito da Ance e Organizzazioni sindacali dei lavoratori del settore edile. Settore, che è e deve essere strumento di garanzia di legalità per tutte le imprese del territorio».

L’amarezza dell’Ance


Il presidente Ance Catania Giuseppe Piana è amareggiato. Ma soprattutto risoluto nel denunciare le “anomalie” – oggetto dell’inchiesta condotta dalla Procura e dal Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza -. Anomali sui Durc irregolari emessi per partecipare e ottenere commesse pubbliche

Grazie alle denunce

«Grazie alle denunce effettuate in questi anni – continua Piana – l’operato della magistratura e delle forze di polizia ha avuto successo. Ha scoperchiato un apparato che si muoveva con logiche clientelari e con sotterfugi. Messi in campo per agevolare questa o quell’impresa, danneggiando l’intero comparto edile, già duramente provato da una lunga crisi. Un meccanismo complesso e tentacolare, come emerge dalle indagini, messo in atto da un componente della precedente direzione della Cassa Edile. Cosa che potrebbe portare a responsabilità di ulteriori dipendenti infedeli, eliminando così ogni possibile ombra sull’Ente.

Il ruolo di Marcello La Rosa

 Un ringraziamento al presidente della Cassa Edile Marcello La Rosa (Ance), insieme al vicepresidente Giovanni Pistorio (Fillea Cgil). Ringraziamento per il coraggio e la determinazione nel denunciare e così smantellare un sistema corrotto e pieno di criticità. Un sistema che finora nessuno aveva osato destabilizzare, sradicando quell’illegalità diffusa che traeva linfa dal malcostume della vecchia governance. Un grazie alla Feneal Uil, in particolare nella persona del segretario provinciale Nino Potenza. Ma anche e alla quasi totalità del Comitato di gestione della Cassa Edile in cui Ance Catania è presente.Ciò per avere condiviso un percorso necessario».

Non tutti i sindacati si accodano

«Una situazione – continua Piana – che non ha registrato la totale e complessiva adesione, com’era giusto che fosse, di tutte le sigle sindacali del settore. Alcuni, infatti, hanno deciso di rimanere su un’altra linea. Creando fratture insanabili e non contribuendo affatto al processo di verifica e di rinnovamento in corso, difendendo e proteggendo dipendenti infedeli. Ho sempre sostenuto, sin dal mio insediamento alla presidenza Ance Catania, ogni azione volta a fare luce e ripristinare le regole, spesso anche con duri scontri interni, ma con il solo obiettivo di garantire legalità al sistema e dare la giusta immagine che l’imprenditoria delle costruzioni, fatta da imprese sane e non da “furbetti”, merita».

Le dichiarazioni dure del presidente La Piana

Il presidente Piana va giù duro. Evidenzia che «le battaglie si fanno insieme “senza se e senza ma”. Va fatto in un contesto dove la lotta contro gli illeciti passa attraverso scelte dure, a volte anche sofferte. Anche con conseguenze che impattano gravemente su equilibri e sistemi consolidati. La speranza – conclude Piana – è ritrovare quella serenità che consenta a tutti di lavorare secondo parametri di legalità, trasparenza e operosità. Tutto nel pieno rispetto delle regole e di una concorrenza leale».

Assia La Rosa | Agenzia I Press
I PRESS, Sala Stampa e Comunicazione

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