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Arresti al Borgo Vecchio a Palermo: il plauso della Cgil

Venti arresti al Borgo Vecchio di Palermo. Fondamentale la collaborazione di imprenditori e commercianti

di Redazione

“La Cgil Palermo plaude al coraggio di quanti, cittadini, imprenditori, commercianti, con la loro denuncia sono stati indispensabili nel contribuire alle indagini  sul racket delle estorsioni che hanno dato luogo ai venti fermi dei carabinieri a Borgo Vecchio – dichiara il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo – La Cgil è vicina ai commercianti e a quanti si sono ribellati  al pizzo, è un segnale di svolta estremamente positivo, che va seguito e sostenuto,  in direzione dell’affermazione della legalità nei quartieri, della libertà,   del riscatto da una condizione di sopraffazione mafiosa”.

La Fillea Cgil interviene a fianco degli imprenditori edili che hanno denunciato il racket delle estorsioni a Borgo Vecchio, per l’indagine sfociata in venti arresti. “Chi denuncia il  pizzo nel settore delle costruzioni – dichiara il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo – non può essere lasciato da solo. E’ opportuno, come sempre abbiamo ribadito,  per evitare che in questo  settore le infiltrazioni mafiose continuino a  incancrenirsi, che i  controlli e  le ispezioni vengono effettuate con regolarità e che la magistratura  intervenga.  Altrimenti il settore delle costruzioni rimarrà una giungla.  Lanciamo per questo un forte appello.  Chi ha il coraggio di denunciare,  come i giovani imprenditori che hanno contribuito con la loro testimonianza alle indagini di Borgo Vecchio, non può  essere abbandonati  dalle istituzioni. Si rischierebbe di  vanificare un  gesto importantissimo per rafforzare la legalità nel nostro territorio”.

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