Si dice “Bonus diabete” ma si tratta, in realtà, di un sostegno economico, come è l’assegno di invalidità civile, destinato a chi ha conseguenze gravi sulla salute causate dal diabete. Ricordiamo che a causa del diabete possono scaturire numerose patologie fortemente invalidanti.
In cosa consiste e a chi spetta?
Si tratta di un assegno che può variare da un minimo di 315 euro a un massimo di 525 euro al mese, come viene specificato nelle varie circolari. Ma non tutti coloro i quali sono affetti da diabete ne hanno diritto.
Il sussidio viene concesso dopo una valutazione di una commissione medica dell’Inps a coloro i quali, a causa del diabete, abbiano acquisito una invalidità pari o superiore al 41% per chi è affetto da diabete mellito di tipo 1 e 2, invalidità pari o superiore al 74% per chi ha avuto conseguenze che na abbiano limitato l’autonomia (ricordiamo che il diabete può provocare una progressiva perdita della vista o insufficienza renale, tra le altre conseguenze). A seconda del grado di invalidità, varierà la cifra che sarà erogata mensilmente e per 13 mensilità.
Per coloro i quali avessero avuto conseguenze particolarmente gravi tanto da necessitare di un’assistenza continua, si potrebbe arrivare anche alla concessione di un congedo straordinario fino a due anni dal lavoro.

Come fare domanda per Bonus diabete
Si inizia dalla valutazione, con conseguente certificazione, del medico di base che dovrà prescrivere alcune indagini e visite specialistiche per attestare la gravità della patologia. Tutta la documentazione deve essere, quindi, trasmessa all’Inps, sarà registrata con un numero di protocollo (cosa che consentirà al paziente di seguire a che punto è la sua pratica) e, successivamente, il paziente sarà convocato all’Inps per una valutazione da parte della commissione medica.
I numeri
Come si legge in documenti ufficiali del Ministero della Salute, il diabete viene identificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) quale priorità globale per tutti i sistemi sanitari poiché la sua prevalenza è in continua crescita in tutto il mondo soprattutto nei paesi a basso e medio reddito. Ad oggi nel mondo si stimano oltre 530 milioni di adulti con diabete, numero destinato ad aumentare a 640 milioni nel 2030.
In Europa la malattia interessa circa 60 milioni di adulti. Cresce soprattutto il diabete tipo 2, che rappresenta circa il 90% dei casi, fortemente legato all’eccesso ponderale, associato frequentemente a stili vita non salutari e contesti sociali eterogenei.
Gli italiani affetti da diabete tipo 2 sono circa il 6% della popolazione, cioè quasi 4 milioni di persone. Si stima, tuttavia, che a questo numero possa aggiungersi circa 1,5 milione di persone affette da malattia non ancora diagnosticata.