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A Tokyo dalla cartoleria alla coltivazione idroponica

Ancora un altro motivo per fare un viaggio nel paese del Sol Levante? La famosa Itoya, produzione di eccellenza di cartoleria, lancia un'idea innovativa: una cartoleria con un intero piano dedicato alla coltivazione idroponica. Curiosi? Venite con noi...

di Clara Di Palermo

Dalla cartoleria alla coltivazione idroponica, così Tokyo ci stupisce ancora una volta. Tokyo è caratterizzata da un dualismo tra modernità e tradizione: da metropoli ultramoderna, ha sempre uno sguardo rivolto alle tecnologie più recenti, mentre, da metropoli tradizionale rispettosa dell’ambiente, è promotrice di iniziative di sostenibilità, che toccano anche il mondo della ristorazione. Si sa che Tokyo è il paradiso dei buongustai, con un’offerta di amplissimo raggio, che va dalle izakaya ai ristoranti stellati. Tuttavia, la produzione alimentare di massa e l’approvvigionamento costante di cibo comportano un enorme impatto ambientale. Uno dei primi passi da effettuare per ridurre il problema è certamente accorciare il più possibile la filiera e uno dei modi per farlo è la coltivazione idroponica. Come nella vertical farm più grande d’Europa, recentemente inaugurata a Brescia, anche Ginza Itoya nel centro di Tokyo usa il metodo dell’idrocoltura per produrre insalate. 

Una produzione innovativa ma solo per consumo locale

Il negozio, che è la sede principale della storica catena di negozi di cancelleria, ha dedicato l’intera superficie dell’undicesimo piano alla sua FARM, che produce ortaggi a foglia come la lattuga frisée, la rucola, la menta e il cavolo riccio. La coltura idroponica prevede che le piante vengano coltivate fuori dal suolo, con soluzioni di acqua e sostanze nutritive, in un ambiente controllato, senza il benché minimo utilizzo di antiparassitari. La FARM è una produzione locale per il consumo locale e, effettivamente, le verdure vengono utilizzate per i menù del Café Stylo, al dodicesimo piano.

Dalla tradizione alla innovazione

Fondata nel 1904, Itoya è un’istituzione in Giappone. In un paese nel quale i biglietti da visita e le lettere e cartoline manoscritte sono tuttora di grande valore, la cancelleria resta un settore di primaria importanza. Per questo motivo, la cartoleria giapponese gode in tutto il mondo di una reputazione di qualità e artigianalità eccellenti. Nella maggior parte dei quartieri centrali, come Shibuya e Shinjuku, c’è almeno un grande magazzino dedicato a penne, matite e tutti i tipi di articoli per ufficio. Ginza Itoya si trova sulla via principale di Ginza ed è composto da due edifici contigui e quattordici piani dedicati alla vendita di cancelleria, ciascuno con un tema diverso. Vi sono poi aree per eventi, i soprammenzionati spazi della FARM e del Café Stylo, il cui nome in francese significa appropriatamente “penna”, e infine il juice bar DRINK, dove sono disponibili alla vendita gli ortaggi della FARM, colti il giorno stesso e a chilometro zero.

Coltivazione idroponica e obiettivo sostenibilità

Il tema della sostenibilità è ben presente nelle politiche del Governo Metropolitano di Tokyo, che ha fissato una serie obiettivi per diventare entro il 2030 leader nella sostenibilità e il prossimo anno terrà la manifestazione SusHi Tech Tokyo 2024. Il nigiri-zushi presente nel logo non deve trarre in inganno: SusHi Tech sta per “Sustainable High City Tech”. L’evento dunque non riguarderà solo il cibo, ma mira a riunire gli innovatori di Tokyo per proporre soluzioni ai problemi dei centri urbani di tutto il mondo e per condividere i loro modelli per il futuro su scala globale. SusHi Tech Tokyo si svolgerà dal 27 aprile al 25 maggio 2024 presso l’Ariake Arena, uno degli spazi sul lungomare di Tokyo creati per i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2020, ora riconvertiti e riutilizzati, sempre in un’ottica di economia circolare e sostenibile.

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