Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

“Ciavole” di Vincenzo Ruffino, dalla montagne di Corleone all’Oceano

Dopo l’exploit della prima opera, “Corleone, quando i sogni nascevano in Piazza Soprana”, il corleonese Vincenzo Ruffino è al suo secondo romanzo

di Patrizia Romano

di Pippo La Barba

“Ciavole” di Vincenzo Ruffino. “Le ciavole delle due rocche” è un “amarcord” dello scrittore Vincenzo Ruffino.
Dopo l’exploit della prima opera, “Corleone, quando i sogni nascevano in Piazza Soprana”, il corleonese Vincenzo Ruffino è al suo secondo romanzo, che ha per titolo gli uccelli che abitano le montagne di Corleone.
E’ un romanzo dove si intravede in filigrana la sua esperienza umana e professionale.

“Le Ciàvole”

«Perché le “ciàvole”?» abbiamo chiesto all’autore.

«La parola ciàvola è poco conosciuta – spiega ilnostro autore – pur essendo italiana. È il nome che noi diamo alla razza di cornacchie diffuse nel Meridione d’Italia. Allegoricamente la comunità delle ciavole è una contrapposizione alla solitudine, data la natura stanziale che le contraddistingue e il loro stare assieme pur non disdegnando interminabili contrasti fra loro”.

La partenza del giovane protagonista

Il protagonista Nicola Tagliavia si allontana giovanissimo dal paese natio per inseguire le sue fantasie e realizzare il sogno di conoscere il mondo oltre Corleone.
Ben presto diviene Ufficiale di Ccoperta della Marina Mercantile e intraprende un intenso percorso di lavoro e di vita, che parte da Augusta per arrivare al Golfo Persico.
Il racconto del viaggio del giovane protagonista alla ricerca del suo futuro procede piacevolmente, come trasportato da un vento amico, attraverso una varietà inesauribile di tante rotte che segnano la sua attività.

Un turbinio di viaggi

Un turbinio di viaggi nei luoghi dove Nicola viene inviato in missione, dall’Arabia all’Africa all’Asia. È un crescendo di stupori quelli che il protagonista prova immerso nelle meraviglie da “Mille e una Notte” del mondo medio-orientale, con i suoi miraggi creati dal Genio della Lampada; e poi nell’incanto del firmamento dei Tropici, nella bellezza dell’Atlantico con i suoi pesci volanti, e poi ancora: nel fascino avvolgente del colori e dei canti degli uccelli nel Rio delle Amazzoni e nell’atmosfera surreale del mondo ovattato della Manica.

La vita di Nicola continua in un turbinio di viaggi nei luoghi dove viene inviato in missione: all’Africa, all’Asia.

Sempre la moglie accanto

In questo percorso ha sempre accanto Laura, la moglie, che incantata dai suoi racconti lo segue in capo al mondo e oltre.

Incontri importanti nella vita di Vincenzo Ruffino

Nonostante la sua vita frenetica, non mancano corrispondenze gustose con parenti e amici e anche i contatti “fisici”, a volte casuali. Si incontra con l’amico d’infanzia Ferdinando Maria Ventimiglia, come lui tanto rigoroso nella vita professionale e tanto spensierato fuori dal lavoro. Si ritrovano a Milano.
Mentre inebriati gustano un filetto al pepe verde innaffiato dall’immancabile cabernet sauvignon
Principe di Corleone nell’Antica Trattoria della Pesa a piazza Porta Garibaldi, ricordano di quando
ragazzacci, senza ritegno, non facevano che parlare di donne; in particolare della bella Viviana, che accendeva i loro sensi.

L’entusiasmo ala base della vita di Vincenzo Ruffino

È l’entusiasmo a guidare Nicola: “il futuro è sempre davanti, mai voltarsi indietro”. La sua vita procede da un successo all’altro senza intoppi, quando, all’apice della sua carriera, inaspettatamente si ritrova oggetto di tresche aziendali e contemporaneamente è investito dalle conseguenze (inevitabili e prevedibili) di sue leggerezze giovanili. Frustrato e consapevole dei suoi errori, si chiede: “Ha ancora senso la mia vita?”

Il romanzo è infarcito di sentimenti contrastanti che si contrappongono: fascinazione per il presente e
struggimento per il passato. Pervadono la mente di Nicola, una sorta di surreale bilocazione nel rammarico di aver abbandonato la città natia.
E’ una storia individuale e introspettiva che racchiude presente e memoria, con la consapevolezza di un successo pagato a caro prezzo,

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