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Registro pubblico delle opposizioni: funziona davvero?

Federconsumatori Sicilia evidenzia i limiti di quello che avrebbe dovuto essere un importante strumento a tutela della privacy e che, invece, non ha raggiunto appieno gli obiettivi preposti.

di Clara Di Palermo

Dopo un lungo, complesso e sofferto iter burocratico, con Decreto del Presidente della Repubblica 26/2022, finalmente il 27 luglio 2022 è stato attivato nuovo Registro pubblico delle Opposizioni (RPO), che consente agli utenti di bloccare le chiamate a scopo promozionale non più solo sulle linee telefoniche fisse ma anche sui numeri di cellulare.

A questa rilevante novità si aggiungono altre due modifiche di non poco conto: la possibilità di esprimere l’opposizione anche per le numerazioni non inserite negli elenchi telefonici pubblici (da noi sempre invocata) e l’estensione della normativa alle chiamate effettuate con sistemi automatizzati (quindi senza operatore), che, quindi, si aggiungono quindi alle numerazioni già presenti negli elenchi telefonici e agli indirizzi postali.

Con l’iscrizione al RPO si annulla la validità dei consensi per i contatti telefonici con finalità di telemarketing, teleselling e ricerche di mercato rilasciati prima dell’iscrizione.
I numeri telefonici e i corrispondenti indirizzi postali già iscritti nella precedente versione del Registro si intendono automaticamente iscritti al nuovo RPO.
Qualora i titolari di questi stessi recapiti abbiano intenzione di far decadere i consensi in precedenza rilasciati, possono provvedere al rinnovo dell’iscrizione o anche revocare selettivamente l’iscrizione solo per alcuni operatori o ancora cancellare del tutto la registrazione. L’utente può iscriversi ovvero rinnovare ovvero revocare l’iscrizione al registro senza alcuna limitazione.

L’iscrizione al registro pubblico delle opposizioni, il rinnovo e la revoca dell’iscrizione sono effettuate dal gestore del registro entro il giorno lavorativo successivo al momento di ricezione della richiesta del contraente.

Le modalità per l’iscrizione sono le seguenti:
A – FORM ON LINE sul sito https://registrodelleopposizioni.it/ con accesso tramite SPID/CIE (dell’intestatario della numerazione) o senza SPID/CIE
B – NUMERO DI TELEFONO VERDE PER I FISSI, GEOGRAFICO PER ACCESSO CON CELLULARE
C – INDIRIZZO MAIL DEDICATO

Rimane comunque salva la possibilità di chiedere la rettifica, cancellazione, limitazione del trattamento, portabilità dei dati personali secondo quanto previsto Regolamento (UE) 2016/679 rivolgendosi direttamente al soggetto titolare del trattamento dei dati. La normativa prevede inoltre degli specifici obblighi informativi e di condotta a carico degli operatori:

1. Gli operatori e i soggetti che svolgono attività di call center rivolte a numerazioni telefoniche nazionali sono tenuti, quando effettuano chiamate nei confronti dei contraenti, per fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale, a garantire la presentazione dell’identificazione della linea chiamante, secondo quanto previsto dall’articolo 2, comma 1, della legge n. 5 del 2018.

2. Anche in assenza di specifica richiesta del contraente, gli operatori o i soggetti dagli stessi designati, al momento della chiamata o all’interno del materiale pubblicitario o di vendita diretta o per la realizzazione di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale inviato tramite posta cartacea, sono tenuti a specificare all’interlocutore che i suoi dati personali sono stati estratti legittimamente dagli elenchi di cui all’articolo 129 del Codice ovvero da altre fonti, fornendo altresì le indicazioni utili all’eventuale iscrizione del contraente nel registro pubblico delle opposizioni.

Indicazioni e consigli utili:

– Attenzione ai consensi rilasciati successivamente all’iscrizione del RPO: tali consensi saranno validi, a meno che non si provveda successivamente al rinnovo della registrazione del recapito in questione.

– Prestare particolare attenzione alle telefonate provenienti dall’estero, soprattutto da Paesi extra europei: in questi casi è consigliabile provvedere, ove possibile, al blocco selettivo della numerazione chiamante attraverso le opzioni disponibili sulla maggior parte degli smartphone.

A partire dal rientro delle vacanze estive, le sedi di Federconsumatori hanno ricevuto una pioggia di richieste di informazioni e assistenza da parte di utenti che, nonostante il regolare completamento della procedura di registrazione, hanno continuato a ricevere moleste telefonate a scopo promozionale.

Pertanto, abbiamo realizzato un’indagine per chiedere direttamente ai cittadini un feedback sul nuovo strumento. Dalle risposte è emerso che, purtroppo, in coerenza con quanto già segnalato dagli utenti alle nostre sedi, il raggiungimento della piena efficienza del Registro delle Opposizioni è ancora un miraggio.

In primis, abbiamo chiesto un riscontro in merito alla tipologia di utenza registrata: il 58,9% dei rispondenti dichiara di aver iscritto al Registro il proprio numero di cellulare, quasi il 40% (39,9%) di aver registrato sia la linea fissa che quella mobile e appena il 2,2% riferisce di aver registrato solo il numero fisso. Tali percentuali appaiono coerenti con l’importante diminuzione dell’impiego del telefono fisso verificatasi in questi anni in favore della crescente diffusione dei dispositivi mobili.

Il dato più rilevante e anche allarmante che emerge dalle nostre rilevazioni consiste nel fatto che il 98,5% degli intervistati, quindi la quasi totalità, dichiari di continuare a ricevere telefonate indesiderate sulla numerazione registrata anche dopo il regolare completamento della procedura di iscrizione. Per quanto riguarda l’ambito di riferimento dei contatti ricevuti successivamente alla registrazione, gli utenti identificano nelle società di energia, gas e telefonia i mittenti della maggior parte delle chiamate, anche se non mancano le telefonate da parte di finanziarie e società di trading online. All’atto pratico, dunque, nella maggior parte dei casi l’iscrizione al Registro si rivela inutile.

Le evidenze emerse dall’indagine ci lasciano a dir poco allibiti, soprattutto considerando la travagliata e sofferta gestazione che è stata necessaria per dare alla luce la nuova versione del Registro. I cittadini devono poter usufruire di uno strumento che assicuri il diritto alla privacy ed è assolutamente inaccettabile che, anche in seguito all’iscrizione, proseguano telefonate promozionali, spesso anche aggressive ed insistenti, se non addirittura tese a veicolare informazioni scorrette e ingannevoli. Chiediamo pertanto che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy metta in atto con la massima urgenza tutti gli interventi necessari a garantire la piena, reale e concreta operatività del Registro, in modo tale da tutelare efficacemente i diritti dei cittadini. In tal senso è ora di ripensare radicalmente tale questione, adottando, come da noi sempre auspicato, un sistema di opt-in (con un registro dei cittadini che vogliono essere contattati) piuttosto che l’evidentemente inefficace sistema di opt-out.
A cura di Alfio La Rosa – presidente Federconsumatori Sicilia

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Una risposta

  1. Il registro delle opposizioni , per come è fatto, non serve a niente. La maggior parte delle chiamate viene fatta ormai con sistemi automatizzati e quindi non in grado di ricevere eventuali dissensi.. Quindi .. è inutile anche perché non esiste un iter facile per segnalare gli abusi.

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