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Efficientamento dell’azione amministrativa: e anche questa Giunta ci prova

E' stato approvato in Giunta un protocollo d'intesa in materia di efficientamento dell'azione amministrativa, economico-finanziaria e delle strategie di gestione e riscossione dei tributi

di Patrizia Romano

Lucilla Di Ventura


Efficientamento dell’azione amministrativa. La Giunta comunale di Palermo, su proposta del Vicesindaco Carolina Varchi, che esercita pure la delega al bilancio e tributi, ha approvato il protocollo d’intesa in materia di efficientamento dell’azione amministrativa. Azione amministrativa che si estende pure al settore economico-finanziario e delle strategie di gestione e riscossione dei tributi.
Il Protocollo sarà firmato da IFEL (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale) e dal Comune di Palermo.
Questo strumento sarà valido anche in riferimento ai Comuni della Città Metropolitana di Palermo.
Dal momento della firma, sarà valido per 36 mesi.

Un processo di sviluppo a lungo termine per l’efficientamento dell’azione amministrativa

L’esigenza di un simile strumento nasce dall’esigenza di individuare una visione che possa guidare i processi di sviluppo della città anche nel lungo periodo. Ecco il perché di un Protocollo d’intesa per l’efficientamento dell’azione amministrativa.
Insomma, tutta una serie di strategie all’interno di un quadro progettuale coerente e in linea con gli strumenti normativi vigenti.

Obiettivi

Sembra, quindi, che il Comune abbia tra gli obiettivi strategici, l’innalzamento della qualità dell’azione amministrativa. Particolare attenzione verrà rivolta al miglioramento della gestione economica e finanziaria dell’ente. Adesso, grazie al supporto di IFEL, il Comune potrà godere dell’assistenza tecnica necessaria per un’analisi più approfondita del bilancio. Potrà mirare, inoltre, al rafforzamento del processo di accertamento e riscossione dei tributi.
«È necessario analizzare lo stato complessivo del sistema di riscossione dei tributi per raggiungere un equilibrio finanziario – sostiene il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla .
Quello che prevede il sindaco e la sua Giunta, come i loropredecessori, è un equilibrio che consenta di riavviare nel miglior modo possibile l’intera macchina comunale.
Un ruolo importante verrà svolto dall’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale. “L’Ifel – riprende, infatti, il sindaco – ci fornirà il supporto tecnico necessario per una profonda ricognizione della situazione economico e finanziaria del Comune”.

Strategie per un Protocollo d’intesa per l’efficientamento dell’azione amministrativa

Per realizzare tali obiettivi, in seguito, sarà necessario avviare un censimento e un processo di digitalizzazione utile a migliorare l’efficienza della gestione amministrativa. “Obiettivi, svolti all’insegna di una maggiore trasparenza nei confronti della cittadinanza. Trasparenza, che ci permetterà anche di ottenere un incremento dell’efficienza dei servizi resi alla popolazione” – conclude il primo cittadino -.

In realtà, l’obiettivo più importante di questo Protocollo d’intesa è il tanto dibattuto Decentramento amministrativo. Un processo avviato nel 2013, dopo 16 anni dalla nascita delle 8 Circoscrizioni.

Obiettivo principale: Decentramento Amministrativo

“Grazie a questo Protocollo d’intesa, lavoreremo per dare piena attuazione ad uno dei principali obiettivi posti da questa nuova amministrazione comunale che è quello del decentramento amministrativo – dichiara il vicesindaco Carolina Varchi.. Sarà infatti avviato uno studio sulle relazioni e le competenze che legano il Comune di Palermo alle sue otto Circoscrizioni al fine di procedere rapidamente con un piano di revisione dei processi che ne regolano il funzionamento” – aggiunge il vice sindaco -. Intendiamo dare corso alle istanze pervenute a gran voce dalle circoscrizioni e potenziare la gestione dei tributi per ottenere un maggior adempimento spontaneo, realizzare una riscossione efficiente con conseguenti benefici sul bilancio” – conclude Carolina Varchi.

Da sempre al centro dell’attenzione, ma mai realizzate veramente

Un obiettivo che tutte le giunte precedenti di tutti gli schieramenti politici si danno da anni, comparando la realtà delle circoscrizioni del capoluogo con le migliori esperienze attuate dalle Città italiane. Ma le circoscrizioni sono ancora lontane dall’avere il ruolo per cui sono nate e spesso, alle tornate elettorali, le relative schede per votare il consigliere di circoscrizione, rimangono bianche.  Un obiettivo ambizioso che, però, non ha mai dato pieni risultati. Siamo da anni abituati, infatti, ai Protocolli d’Intesa, ai piani strategici e ai cronoprogrammi alla fine delle quali, le amministrazioni si sono posti i termini per fare un bilancio dei risultati. Bilancio che ha sempre dato risultati disattesi.

L’Inchiesta Sicilia e le Circoscrizioni

Il Decentramento Amministrativo attraverso le Circoscrizioni sarà al centro degli interessi della rubrica dedicata alla Politica de L’Inchiesta Sicilia, confidando nella collaborazione delle stesse. Partiremo, infatti, con una serie di articoli che hanno come finalità, quello di dare voce a queste realtà, che rappresentano una preziosa componente della macchina comunale e che, purtroppo, si sono sempre trasformate in un grosso ricettacolo di voti e di impostazione di poltroncine.

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