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In Sicilia i bambini orfani evacuati dall’Ucraina

In arrivo in Sicilia 63 bambini orfani evacuati dall’Ucraina. 1.764 i bambini e adolescenti in fuga dal conflitto. La Sicilia, la regione più accogliente

di Redazione

Bambini orfani evacuati dall’Ucraina. I bambini, dai quattro ai sedici anni, provengono da orfanotrofi di Mariupol e Kramatorsk, nell’Oblast di Doneck.
I bimbi sono accompagnati da 21 persone adulte: i tutori degli stessi minori ed alcuni educatori con i loro figli. In totale sono 84 gli ucraini arrivati in Sicilia.
Il gruppo era stato evacuato nelle settimane scorse dai territori martoriati dalla guerra e temporaneamente ospitato nel distretto di Leopoli.
Si tratta del gruppo di orfani evacuato dall’Ucraina più numeroso dall’inizio del conflitto.
I bambini partiti con un volo charter da Cracovia, sono arrivati in Sicilia, per essere accolti in quattro strutture presenti a Trapani, Modica, Catania e Alcamo.

L’accoglienza in Sicilia

Secondo dati del ministero dell’Interno, in Italia, dall’inizio del conflitto sino allo scorso aprile, sono arrivati, circa, 1.764  bambini e adolescenti in fuga dal conflitto. I bambini orfani evacuati dall’Ucraina sono tutti minori non accompagnati.
Moltissimi di questi bambini, oggi, si trovano in Sicilia. In particolare nel comprensorio etneo. Possiamo dire, ancora una volta, che la Sicilia rappresenta la regione dell’accoglienza per eccellenza.

Protocollo d’intesa


Il tribunale per i minorenni di Catania ha stipulato con Save The Children un protocollo d’intesa per il sostegno e la tutela dei minori stranieri non accompagnati, per quelli in fuga dalla guerra e in condizioni di vulnerabilità.
L’accordo avrà durata biennale e prevede l’orientamento socio-legale e dell’assistenza alle persone in difficoltà, con particolare attenzione ai minori stranieri non accompagnati e a quelli a rischio di sfruttamento, abuso ed esclusione sociale.


Coordinamento

L’ultima operazione umanitaria, di cui accennavamo sopra, è stata coordinata dalla Comunità Papa Giovanni XXIII e dalla rete di associazioni Stop the war now. Ha usufruito della collaborazione della Cgil che ha curato la logistica in Italia, del sindacato polacco Solidarnosc, che si è occupato dei trasferimenti in Polonia, del Movimento 5 Stelle che ha finanziato il volo charter.

L’evacuazione

L’evacuazione, nella maggior parte dei casi è stata possibile grazie all’assistenza del Ministero degli Affari Esteri e della rete diplomatica italiana in Ucraina e Polonia. Quest’ultima ha interloquito con i Ministeri ucraini per la messa in sicurezza dei bambini senza famiglia.
I bambini finora non avevano potuto lasciare il Donbass a causa della loro fragilità.

Acura della Comunità Papa Giovanni XXIII

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