Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

J’accuse del Movimento Rifiuta i Rifiuti Palermo

Secondo il Movimento Rifiuta i Rifiuti Palermo, nato lo scorso autunno per sensibilizzare i cittadini in materia di rifiuti, la classe politica non ha alcuna responsabilità sullo scarso decoro conferito dai rifiuti alla città. La colpa è solo dei cittadini incivili, insensibili e maleducati. Anzi, meno male che esiste un'Amministrazione comunale e Regionale così sensibile e disponibile. Abbiamo sentito Andrea Cerasa, uno dei fondatori del Movimento, accolto la settimana scorsa dal vice sindaco Fabio Giambrone con tanto di plauso reciproco

di Patrizia Romano

Come è noto a tutti, la settimana scorsa, il vicesindaco Fabio Giambrone e l’assessore Sergio Marino hanno incontrato, a Palazzo Galletti, una delegazione del Movimento “Rifiuta i Rifiuti Palermo”.
Un interessante Movimento di sensibilizzazione sull’annosa questione dei rifiuti, fondato lo scorso autunno da due giovani, Andrea Cerasa e Matilde Buffa, e che oggi raccoglie numerosi proseliti.
Nello specifico, la nuova organizzazione no profit si occupa di denunciare i comportamenti maleducati dei palermitani rispetto ai rifiuti.
Ultimamente, come dicevamo sopra, il Movimento ha sollecitato l’Amministrazione comunale ad assumere iniziative finalizzate a restituire decoro alla città, attorno al problema dei rifiuti.

Un confronto costruttivo tra persone sensibili

Il confronto, secondo quanto diffuso dall’Amministrazione comunale, si è svolto in un clima costruttivo. Contestualmente, l’Amministrazione ha rivelato tutte le iniziative in corso e quelle programmate nell’ambito dei controlli e degli investimenti fatti sui rifiuti. Peccato che le iniziative in corso, sono in corso, forse, da qualche giorno, soltanto, perché in tanti anni, non ne abbiamo vista neppure una. Mentre quelle programmate, forse sono state programmate ieri e, probabilmente, potranno realizzarle chi li succederà. Per quanto riguarda gli investimenti, invece, bhe, di quelli ne siamo a conoscenza tutti. Pertanto, è inutile parlarne.

Il primo di una lunga serie…..

Nel corso di questo primo incontro, è emerso che presto ne seguirà un altro. Questa volta, con la partecipazione della Polizia Municipale e dell’Amministratore Unico di Rap. Servirà per entrare nel merito delle iniziative che vedranno ampia sinergia del Movimento Rifiuta i Rifiuti Palermo con i diversi rami dell’Amministrazione.
Insomma, saranno presenti tutti i grandi protagonisti e ambasciatori della pulizia del capoluogo palermitano. Per dirla in una parola, i “Mastro Lindo” di Palermo.

La classe politica esonerata da ogni responsabilità sui rifiuti

Alla fine della riunione tra gente civile e particolarmente sensibile in materia di rifiuti, la diretta F.B. degli esponenti del Movimento Rifiuta i Rifiuti Palermo. Poche parole, ma molto sentite, di apprezzamento verso la classe politica per la sensibilità e la disponibilità mostrate in occasione dell’incontro, per l’operato svolto sino ad ora e, soprattutto, per rimarcare l’esonero da ogni responsabilità verso l’indecorosa questione dei rifiuti.

I politici? come gli Angeli che non sporcano

Sì, perché i politici sono come gli Angeli senza sesso, lindi, candidi e trasparenti. Loro non mangiano, non bevono, non respirano, non fumano, non esplicano alcun bisogno fisiologico. Di conseguenza, non sporcano, non inquinano e non producono immondizia. Una categoria a sé che, tra l’altro, in quanto classe politica, in materia rifiuti non ha alcuna responsabilità.

Il popolo palermitano diviso tra civili e incivili


E così, il popolo panormita, assieme a tutti coloro che affollano il capoluogo siciliano giornalmente, si divide in due schieramenti. Da una parte, gli educati, civili e perbene, che, oltre a fare prevenzione, puliscono la sporcizia degli altri. A questo schieramento appartengono il Movimento Rifiuta i Rifiuti Palermo, la classe politica, la Rap e la Polizia Municipale. Dall’altra parte, ci stanno tutti gli altri: maleducati, incivili, sporcaccioni e, soprattutto, insensibili e indifferenti alle sozzure. Sono coloro che contribuiscono a sporcare ed inquinare, senza vergogna ogni angolo della città.
Fortunatamente, i primi cercano, con tutti i mezzi di sensibilizzare, di educare e civilizzare i secondi.

Le dichiarazioni del Movimento Rifiuta i Rifiuti Palermo

I rappresentanti del Movimento Rifiuta i Rifiuti Palermo tengono a fare una precisazione che, per dovere di cronaca e a scanso di equivoci, riportiamo fedelmente.
“Il nostro Movimento è totalmente apolitico e apartitico. Principalmente ci occupiamo di “Littering”, ovvero l’abbandono indisciplinato di rifiuti negli spazi pubblici.
Di conseguenza cerchiamo di contrastare l’inciviltà e l’incuria di una parte di cittadini che sembra aver dimenticato cosa voglia dire abitare in una città dignitosa tramite campagne di sensibilizzazione e attività di raccolta”. 

Quattro chiacchiere con i responsabili del Movimento Rifiuta i Rifiuti Palermo

Noi, che non sappiamo in quale girone saremo collocati, vogliamo dare il nostro contributo di sensibilizzazione sui rifiuti. In modo particolare, sulla gestione dei rifiuti da parte della classe politica. Il modo migliore per farlo ci è sembrato quello di scambiare quattro chiacchiere con Andrea Cerasa, fondatore del Movimento Rifiuta i Rifiuti Palermo.

I politici non sporcano

L’Inchiesta Sicilia – E’ veramente encomiabile il vostro operato e la vostra sensibilità rispetto al grave problema dei rifiuti. Ancora di più, la vostra opera di sensibilizzazione verso i cittadini che, dalle vostre dichiarazioni sui social, sembrano essere gli unici responsabili.
E la classe politica?
Andrea Cerasa – Il nostro operato nasce principalmente dall’amore che proviamo nei confronti di Palermo, vederla in certe condizioni fa molto male ed avere la contezza che a sporcarla sono proprio coloro che la abitano fa ancora più male. 
Di conseguenza tramite i nostri canali cerchiamo di sensibilizzare sia chi vede ma non fa nulla e sia chi sporca e magari nemmeno sa che danno crea. 
Di certo chi sporca non è la classe politica intesa come macro tema, sicuramente sporcheranno anche alcuni di loro, ma con l’amministrazione cerchiamo di collaborare piuttosto che avere un clima ostile. 

La sensibilità della classe politica sui rifiuti.

L’Inchiesta Sicilia – La settimana scorsa è comparsa su tutte le testate locali la notizia sull’incontro tra il vicesindaco Fabio Giambrone, l’assessore Sergio Marino e una delegazione del Movimento “Rifiuta i Rifiuti Palermo” a Palazzo Galletti. Incontro in cui è emerso lo spirito di accoglienza dei due esponenti del Comune, il clima costruttivo e la grande sensibilità rispetto alla materia. Di contro, l’inciviltà e l’insensibilità del popolo. La classe politica è veramente così ipersensibile al problema rifiuti?
Andrea Cerasa – I politici che la compongono alla fine sono cittadini Palermitani, perché non dovrebbero essere sensibili al tema? La collaborazione con i “comuni cittadini” serve appunto a coinvolgerli e renderli sempre partecipi dei problemi anche quando hanno altro a cui pensare. 

La coscienza politica si risveglia grazie al Movimento Rifiuta i Rifiuti Palermo. E prima? Dormiva….

L’Inchiesta Sicilia – Giambrone ha annunciato una prossima nuova riunione, con la partecipazione della Polizia Municipale e dell’Amministratore Unico di Rap per entrare nel merito delle iniziative che vedranno ampia sinergia del Movimento con i diversi rami dell’Amministrazione. Era necessaria la presenza di due ragazzi (ammirevolissima) per scuotere le tranquille coscienze dell’intera amministrazione?
Andrea Cerasa – Palermo è fortunata ad avere tantissimi giovani che hanno a cuore la città, perché sembra quasi che per molti questa condizione sia la normalità. 
Le coscienze magari si saranno risvegliate nel momento in cui hanno letto la nostra mail. Una lettera scritta con il cuore che li invitava alla collaborazione senza leggere insulti e ingiurie a cui sono abituati.

I termoutilizzatori non rientrano nella politica dei rifiuti

Una strada con i rifiuti accatastati ai bordi a Palermo, 7 luglio 2019. ANSA/Ignazio Marchese

L’Inchiesta Sicilia – E dei tanto decantati termoutilizzatori/inceneritori del Governatore della Regione Siciliana, che butta a mare le discariche, aggiungendo sperpero su sperpero di denaro, cosa vogliamo dire. O anche quella fa parte della maleducazione della gente comune?
Andrea Cerasa – Sul tema termovalorizzatori/inceneritori non ne abbiamo parlato e non credo ne parleremo perché abbiamo un tema preciso da seguire, la sensibilizzazione del cittadino a non inquinare. Sono temi che lasciamo a chi di competenza. 

La mancata raccolta dei rifiuti per mesi

L’Inchiesta Sicilia – Perché a Palermo non raccolgono i rifiuti? Lo scorso autunno, l’azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti, ha attribuito questa deficienza alla carenza dei mezzi utilizzati per lo svuotamento delle campane. Perché la Mercedes ha ritirato un sacco di mezzi?
Andrea Cerasa – I Rifiuti non venivano ritirati e non vengono a volte tuttora non ritirati per mancanza di personale e mezzi, questo è chiaro. Non ho mai avuto il piacere di parlare con qualcuno in Rap per cui non so perché abbiano ritirato dei mezzi. 

Se i cassonetti sono stracolmi perché l’immondizia non è stata ritirata per mesi, mi riporto il sacchetto a casa e lo metto in veranda per altri mesi

L’Inchiesta Sicilia – Esiste un confine sottile tra ciò che è lecito e ciò che non lo è. Tra ciò che si può fare e cosa è oggetto di sanzione. Cosa fareste, per esempio se vi trovaste con un sacchetto d’immondizia da buttare in un cassonetto stracolmo di rifiuti? A Palermo, in base alla scelta, si finisce con l’essere sanzionati. Cosa fare se i cassonetti stracolmi sono la regola?
Andrea Cerasa – Il punto ovviamente è che i cassonetti pieni non devono essere una regola, a mio avviso andrebbero totalmente tolti e far usufruire a tutta la città del ritiro porta a porta visto cha ancora alcune zone non usufruiscono del servizio. La mia educazione mi dice che se un cassonetto è pieno, il sacchetto me lo riporto a casa e lo metto in veranda, buttarlo a terra non mi sembra la soluzione adatta.
Per di più molti cassonetti vengono utilizzati da attività che scaricano i propri rifiuti lì anziché portarli in discarica o differenziarli, molti rifiuti ingombranti derivano da loro.
Sulle sanzioni e controlli torneremo a parlarne nel prossimo incontro in cui ci sarà anche la Municipale.

Finalmente, per una volta, non è colpa dei cittadini. Allora la colpa di chi è?

L’Inchiesta Sicilia – Ci sono periodi, soprattutto in estate, in cui si accumulano anche più di 300 tonnellate di spazzatura non raccolta. Spazzatura che non si riesce a smaltire neanche con i servizi di raccolta aggiuntivi. Non credo si tratti di rifiuti di giornata e, quindi, frutto dell’inciviltà dei palermitani.
Andrea Cerasa – Nel caso di accumuli di immondizia è ovvio che parliamo di spazi saturi in cui depositare i rifiuti, è palese che non sia colpa dei cittadini. I casi limite ci sono ovunque, in Sicilia come in Italia, non è che Roma sia messa molto meglio di noi…

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