Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Da Pitrè all’Opera dei Pupi, per tutti un fine settimana in streaming

Bellissimo fine settimana dedicato alle nostre tradizioni popolari, grazie alle Edizioni Museo Pasqualino. Si comincia oggi pomeriggio, ma non perdete gli appuntamenti di domani, sempre in streaming, per perpetuare la bellissima tradizione dell'Opera dei Pupi

di Redazione

Un weekend ricco di emozioni legate alle notre tradizioni popolari, da Pitrè fino alla magica Opera dei Pupi. Il primo appuntamento con le Edizioni Museo Pasqualino oggi pomeriggio alle 18.
In diretta streaming dalla pagina Facebook e Youtube del Museo si terrà la presentazione del libro “Pitrè e Salomone Marino. Atti del convegno internazionale di studi a 100 anni dalla morte”, a cura di Rosario Perricone.
Interverranno Enzo Vinicio Alliegro (Università degli Studi di Napoli Federico II), Ignazio E. Buttitta (Università degli Studi di Palermo), Aurelio Rigoli (presidente Centro internazionale di Etnostoria), Giovanni Ruffino (presidente Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani).
Modererà Rosario Perricone (direttore delle Edizioni Museo Pasqualino). 

Il volume raccoglie alcune delle relazioni tenute in occasione del Convegno internazionale di studi Pitré e Salmone Marino a cento anni dalla morte, organizzato dall’ Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, dal Centro di Studi Filologici e Linguistici Siciliani e dalla Fondazione Ignazio Buttitta, con il coordinamento scientifico di Ignazio Buttitta, Rosario Perricone e Giovanni Ruffino.
 Il convegno si è svolto a Palermo dal 23 al 26 novembre 2016, appunto all’anno del centenario della scomparsa dei due insigni studiosi: Giuseppe Pitrè (Palermo, 1841 – 1916) e di Salvatore Salomone Marino (Borgetto, 1847 – Palermo, 1916). A loro si deve la costituzione di un impareggiabile corpus documentario sul patrimonio demologico siciliano e la promozione di molteplici iniziative che hanno contribuito in modo decisivo allo sviluppo di indagini e analisi sulla cultura folklorica siciliana, proiettandole entro una più ampia prospettiva nazionale ed europea. 

Sicilian Puppets Series, nuovo appuntamento

Nuovo appuntamento, infine, con Sicilian Puppets Series, la rassegna annuale ideata dal Museo delle Marionette che vede coinvolte le 10 compagnie di Opera dei pupi della “Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell’Opera dei pupi”.
Sono 80 gli spettacoli che, fino al 31 ottobre, verranno messi in scena in streaming, gratuitamente (e in presenza non appena possibile) dai teatri stabili di Opera dei pupi e dai luoghi della cultura di cinque comuni siciliani.
Questa settimana sarà la volta delle compagnie Famiglia Argento  e Opera dei pupi messinesi Gargano.
Link diretta streaming: www.facebook.com/museoantonio.pasqualino/ 

Il programma di questo weekend

Sabato 10 aprile ore 21.
La battaglia di Orlando e Rinaldo per amore di Angelica

Compagnia Famiglia Argento

Mentre Orlando e Angelica si recano a Parigi per chiedere a Carlo Magno di approvare il loro matrimonio, si imbattono in Rinaldo che, anch’egli innamorato della principessa, sfida a duello il cugino per poterla avere.
Malagigi, grazie alle sue arti magiche, sente che qualcosa di grave sta per accadere e interroga il suo diavolo Nacalone, il quale gli svela del duello. Malagigi informa Carlo Magno e l’imperatore accorre per separare i due cugini. Giunto nel bosco Magno, Carlo interrompe il duello e fa arrestare Angelica, promettendo a Orlando e Rinaldo che, chi tra loro ucciderà più saraceni, otterrà la mano della principessa. Angelica resterà intanto prigioniera e Carlo Magno.

Compagnia Famiglia Argento

Compagnia Famiglia Argento. La compagnia annovera maestri pupari dal 1893 e custodisce un bagaglio di storie e tecniche, un’eredità tramandata da generazioni, che adesso è nelle mani di Vincenzo Argento e dei suoi figli Anna, Nicolò, Dario, della moglie Teresa e del nipote Christian che, ogni giorno, con dedizione e una cura dei dettagli, portano in scena con i pupi siciliani avventure spettacolari.

Vincenzo Argento (1938) è figlio e nipote di puparo. Il nonno, don Cecè (1873), oprante e scultore di teste, è stato allievo dei Pernice e di Costantino Accardi e, in attività dal 1893, ebbe il suo teatro in diverse borgate e paesi delle province di Palermo e Agrigento e in diverse vie del quartiere palermitano di Borgo Vecchio. Il figlio di don Cecè, Giuseppe (1912), lo accompagna in vari quartieri e borgate palermitane e della Sicilia occidentale, fin quando nel 1934 si mette in proprio.

Si comincia da piccoli…

Vincenzo all’epoca ha poco meno di dieci anni e inizia ad apprendere l’arte del puparo. Suona il pianino a cilindro durante gli spettacoli, fin quando il padre non gli affida il ruolo di secondo manovratore. Nel frattempo Giuseppe eredita il mestiere e il teatro di don Cecè e porta avanti la sua attività fino al 1985. Dopo la scomparsa del padre, Vincenzo Argento riprende le redini della compagnia facendo tesoro del patrimonio trasmessogli.

Domenica 11 aprile ore 18
Il potere di Durlindana

Compagnia Opera dei pupi messinesi Gargano.Complotti, ricatti e inganni sono gli strumenti che l’avido Gano di Magonza utilizza nel tentativo di impossessarsi del regno di Francia. Ostacolato da Orlando, primo paladino di Carlo magno, decide di ucciderlo e, per raggiungere il suo scopo, interpella una fattucchiera. Questa crea un’arpia e la incarica di rapire Alda, la sposa di Orlando, per potere ricattare il prode cavaliere. La donna sarà infatti liberata solo in cambio della spada Durlindana. Il misero piano però fallisce grazie all’intervento divino ed al valore del paladino.

Compagnia Gargano

Compagnia Opera dei pupi messinesi Gargano. I Gargano sono l’ultima famiglia di opranti di tradizione ancora attiva nella città di Messina. Originaria di Acireale, iniziano a operare a Messina a partire dai primi del Novecento. Il capostipite è Venerando Gargano, proveniente da una famiglia borghese che avrebbe desiderato un avvenire diverso per il figlio. Ma l’ostinata passione di Venerando per i paladini riesce ad avere la meglio sulla volontà dei genitori ed egli comincia prima a collezionare e poi a costruire i pupi, mettendo in scena gli spettacoli nella sua fabbrica di sedie. Il figlio, don Rosario Gargano, affianca giovanissimo il padre e, a soli diciassette anni, scrive un’opera che diventerà l’elemento distintivo della famiglia Gargano nel variegato mondo dell’Opera dei pupi: la storia di Bellisario da Messana, messa in scena con novantanove episodi.

L’approdo a Messina

Nel 1912 Rosario Gargano è chiamato a Messina da Ninì Calabrese per prestare la voce ai suoi pupi. Si trasferisce così nella città dello Stretto, dove nel 1920 apre un proprio teatro, il “Teatro Nuovo Messina”, con l’aiuto del figlio Venerando. Questi, nominato Cavaliere del re, apre diversi teatri nella città e le gesta dei suoi pupi infiammano il “Ferragosto messinese”, dove mette in scena La pazzia di Orlando davanti a un pubblico di 24.000 spettatori.

Tradizione di famiglia

Dopo la sua morte, avvenuta nel 1978, nonostante la mancanza di un teatro stabile, il figlio Rosario prosegue in modo itinerante l’attività utilizzando pupi di dimensioni più piccole rispetto alla tradizione della Sicilia orientale, e dunque facilmente trasportabili. Alla sua morte (2000) il figlio Venerando, con i fratelli Giorgio e Rosaria, continuano a portare avanti l’antica tradizione della famiglia nonostante la perdurante assenza di una struttura teatrale stabile.

Tradizioni popolari, un patrimonio da preservare

L’iniziativa Sicilian Puppets Series è organizzata dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari. Questa, in qualità di soggetto referente della “Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell’Opera dei pupi – #OPERADEIPUPI.IT#” ed è finanziata dal Ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e del Turismo, Legge 20 febbraio 2006, n. 77. ( “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella lista del patrimonio mondiale posti sotto tutela dell’UNESCO”). Misure volte al contenimento della diffusione del virus covid-19 e progetto “The Image of Oral Thought. Per un modello di salvaguardia del teatro dell’Opera dei pupi siciliani”.

La manifestazione è stata inoltre organizzata con il contributo di: Regione Siciliana – Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e Assessorato del Turismo dello sport e dello spettacolo. In collaborazione con: Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici – SIMBDEA, Fondazione Ignazio Buttitta; e con il patrocinio di: ICOM Italia e UNIMA.

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