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Bonus internet, tablet e pc: modificare le condizioni di accesso

Allarme di Federconsumatori: in vista della seconda fase di erogazione del bonus da 500 Euro per internet, tablet e pc, è necessario modificare le condizioni di accesso.

di Federconsumatori

In questi giorni le sedi di Federconsumatori hanno ricevuto numerose richieste di informazioni e assistenza in merito ai bonus stanziati dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) per agevolare l’accesso a internet in banda ultra larga alle famiglie meno abbienti. Il “Piano Voucher” presentato, purtroppo, contiene innegabili criticità, soprattutto in relazione agli oneri per i beneficiari e alle condizioni di accesso all’agevolazione stessa.

I voucher sono riservati agli utenti che sottoscrivano un contratto di accesso a internet con velocità almeno di 30 Mbps o che comunque, in caso di contratto già in essere, preveda prestazioni migliori a quelle attuali: tale condizione genera però un doppio svantaggio nelle aree afflitte dal digital divide per la banda larga e ultra larga, poiché i residenti in queste zone non solo non possono disporre di connessioni ad internet con prestazioni elevate, ma finiscono per restare esclusi anche dalle agevolazioni economiche del Piano Voucher. A ciò si aggiungono numerosi aspetti discutibili, come l’inadeguatezza del tetto di spesa, la volontarietà dell’adesione al Piano da parte dei gestori, la prerogativa assegnata in via esclusiva all’operatore di scegliere tra tablet e pc da abbinare all’offerta. Federconsumatori insieme a ADOC, il 20 novembre scorso, hanno inviato al MISE, AGCom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) e AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) una nota congiunta per chiedere di applicare dei correttivi almeno per la prossima fase di erogazione.

Alfio La Rosa, Presidente Federconsumatori Siciilia

Le possibili alternative

Al Ministero dello Sviluppo Economico si chiedono misure per coloro che sono esclusi dal voucher per la mancanza di copertura della connessione in fibra, valutando due possibili alternative. La prima ipotesi prevede che se non c’è la fibra, di incentivare i Giga in 4G, usando almeno una parte dei 500 euro del bonus PC e Internet per pagare Giga di traffico aggiuntivi in 4G. La seconda ipotesi prevede invece la possibilità di destinare l’ intero ammontare del voucher all’acquisto dell’hardware ( PC o tablet ) nel caso in cui non ci sia alcuna connessione fissa disponibile. Inoltre, sempre per quanto riguarda l’hardware, si chiede che l’utente non sia vincolato a comprarlo dall’operatore ma possa usare i 300 euro del bonus (o 500, nel caso della seconda proposta) per acquistare un laptop o un tablet dal rivenditore che preferisce. Infine, si chiede di rendere obbligatoria l’adesione al Piano da parte dei gestori, di rendere trasparenti e chiare le caratteristiche tecniche ed economiche delle offerte predisposte dagli operatori, di assegnare l’onere di misurazione della connessione all’operatore invece che all’utente, di richiedere la presentazione dell’ISEE in luogo della semplice autocertificazione, al fine di evitare un utilizzo improprio dell’agevolazione.

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