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Castelbuono: perla di Sicilia

L’antica cittadina madonita conserva numerose opere d’arte, coniugando tradizione e sviluppo economico. In viaggio verso Castelbuono: perla di Sicilia

di Redazione

Per questo ultimo scorcio di vacanze natalizie, vi proponiamo un delizioso posticino da visitare per allontanarsi dalla città e immergersi in un luogo particolarmente suggestivo in inverno.
Stiamo parlando di Castelbuono.
Questo grazioso borgo si sviluppa nel XIV secolo, intorno al castello fatto erigere dalla famiglia dei Ventimiglia. Una massiccia costruzione cubica che ha subito numerose modifiche nel tempo.

Il Centro storico

Il centro del paese è piazza Margherita, su cui si affacciano la Matrice Vecchia e l’antica Banca di Corte. La Matrice vecchia è preceduta da un portico rinascimentale aggiunto nel ‘500 e arricchito da un portale, al centro, in stile catalano. Il lato sinistro è coronato da un campanile ornato da un elegante bifora in stile romantico, che termina con una cuspide ottagonale maiolica. La via Sant’Anna conduce al castello. Oltrepassato un arco gotico, ci si trova di fronte alla costruzione massiccia, delimitata ai quattro angoli da torri squadrate. Cappella Palatina: si trova al secondo piano del castello ed è decorata da incantevoli stucchi su fondo a foglie d’oro zecchino, attribuiti a Giuseppe Serpotta, fratello del più famoso Giacomo.
Da piazza Margherita si diparte via Roma.

Monumenti


Poco oltre, si trova la Matrice Nuova. Imponente edificio del XVII secolo, che racchiude una bella deposizione di Giuseppe Velasco e altari barocchi a colonne tortili di Vincenzo Messina.

Lungo corso Umberto I, si trova la fontana della Venere Ciprea con Andromeda, Venere e Cupido nella nicchia centrale e quattro bassorilievi con il mito di Diana e Atteone.


Un magnifico panorama


In contrada Piano Castagna, a 7 chilometri a sud del centro abitato, si gode di un magnifico panorama su Castelbuono, le Madonie e il Mar Tirreno con le isole Eolie.


Un prodotto tipico: la manna


Piccole stalattite biancastre dal sapore vagamente dolce, che pendono dai frassini: è la manna, linfa di questi alberi che, seccata, viene raccolta e utilizzata come dolcificante e lassativo. E se un tempo era una delle risorse del paese, oggi è più che altro oggetto di curiosità per i turisti.


Una bella passeggiata?


Chi volesse immergersi nella natura, può percorrere il sentiero degli Agrifogli giganti che da Piano Sempria, attraverso un bel percorso scandito da un bosco di Lecci e una fustaia di roverella, porta a Piano Pomo dove si trovano esemplari giganteschi di agrifogli, veri e propri alberi alti più di 15 metri e vecchi più di 300 anni.


Un’altra escursione


Da Castelbuono, scendere verso Cefalù e 1 chilometro circa dopo il ponte Fiumara, seguite sulla destra la strada asfaltata, in contrada Marcatagliastro. Quando finisce l’asfalto, lasciare l’auto e proseguire a piedi fino al fiume Pollina e le suggestive Gole di Tiberio

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