Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

La truffa del secolo e L’albero del vicino…al cinema

Questa settimana al cinema: La truffa del secolo e L’albero del vicino...

di Massimo Arciresi

 

Voglia di cinema! I consigli di Massimo Arciresi 

 

La truffa del secolo (Carbone, Francia/Belgio, 2017) di Olivier Marchal con Benoît Magimel, Laura Smet, Michaël Youn, Gérard Depardieu
Lo spunto è autentico: una frode milionaria all’erario imperniata su una legge europea che premia chi non inquina e perpetrata tramite la creazione di società offshore. Ne approfitta il solitamente ligio Antoine (un maturato Magimel), imprenditore sull’orlo della bancarotta che in pochi mesi rialza la testa e arricchisce pure la sua ristretta cerchia di soci. Commette però due errori: chiede un prestito a un delinquente incallito e si inimica ulteriormente il (pre)potente suocero (Depardieu). Le regole del noir applicate alla disgraziata fase economica che stiamo attraversando. Marchal (36, L’ultima missione) se la cava egregiamente, piazzando alcune sequenze notevoli come lo sproloquio dell’alterato Éric (Idir Chender) durante una cena di gala e la spedizione punitiva ai danni dell’incolpevole Noa (Smet).

 

Oppure… l'albero_del_vicino

L’albero del vicino (Undir trénu, Islanda/Francia, 2017) di Hafsteinn Gunnar Sigurðsson con Steinþór Hróar Steinþórsson, Lára Jóhanna Jónsdóttir, Sigurður Sigurjónsson, Edda Björgvinsdóttir
Un albero “invade” il giardino accanto, dando luogo a una disputa (che assume rapidamente le forme della faida) tra i coniugi Baldvin e Inga e i loro vicini. Nel frattempo Atli, figlio della coppia, viene allontanato dalla moglie Agnes dopo che quest’ultima scopre un video hard che lo ritrae con una sua ex. Inizia come una commedia e progredisce in modo inatteso, fra sospetti non confermati, convivenze rabbiosamente mal sopportate, frustrazioni condizionanti. Un film sull’invidia, in fondo. L’islandese Sigurðsson spiega senza mezzi termini quali orrori covino sotto la cosiddetta società civile. 

 

Voglia di cinema! La frase della settimana

«Sembra in gamba.» Ryan Kwanten osserva l’agente Maggie Grace in azione mentre il tempo – come preconizzato da Toby Kebbell, fratello meteorologo del primo – peggiora (e una banda di rapinatori ne approfitta per tentare di trafugare milioni in banconote destinate al macero, per la seconda volta nella stagione cinematografica) nel grezzo, derivativo, tecnicamente non impeccabile Hurricane – Allerta uragano (Hurricane Heist, USA, 2018) di Rob Cohen.

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