Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Corpo e anima e C’est la vie – Prendila come viene

Questa settimana il nostro critico Massimo Arciresi vi consiglia...Corpo e anima e C’est la vie - Prendila come viene...

di Massimo Arciresi

Voglia di cinema! I consigli di Massimo Arciresi 

 

Corpo e anima (Teströl és lélekröl, Ungheria, 2017) di Ildikó Enyedi con Géza Morcsányi, Alexandra Borbély, Zoltán Schneider, Réka Tenki
Endre (Morcsányi), un braccio paralizzato, lavora negli uffici di un moderno mattatoio. La nuova addetta al controllo qualità è la giovane e fredda Mária (Borbély). Non sono destinati a comunicare, ma per caso emerge la condivisione di un sogno ricorrente, in cui i due sono una coppia di cervi in mezzo alla natura incontaminata. La curiosa coincidenza inevitabilmente li avvicina, in barba a limiti fisici o caratteriali. La regista Enyedi, anche sceneggiatrice, dosa disagio, sguardo sociale, una strana forma di romanticismo e, se serve, ironia. Una delicatezza minacciata – o forse messa in risalto – da immagini crude (tra estratti fassbinderiani delle attività di macellazione e una “terapia” a base di film hard), un lenitivo, rasserenante percorso di scoperta reciproca meritevole dell’Orso d’Oro a Berlino ’17.

 

Oppure… c'est_la_vie_prendila_come_viene

C’est la vie – Prendila come viene (Le sens de la fête, Francia/Canada/Belgio, 2017) di Olivier Nakache, Éric Toledano con Jean-Pierre Bacri, Gilles Lellouche, Jean-Paul Rouve, Vincent Macaigne
I registi di Quasi amici lasciano, dopo quattro film, Omar Sy e riprendono Jean-Paul Rouve (nel ruolo del poco affidabile fotografo), che li aveva accompagnati ai loro esordi. Nel raccontare, tra sostituzioni e imprevisti, una disastrosa festa matrimoniale, gli autori si affidano a un umorismo semplice che coglie nel segno, al netto di qualche gag inessenziale (talvolta è un problema di adattamento dei dialoghi). “Maestro” di cerimonie è un paziente Bacri, che di per sé costituisce una garanzia. Ogni personaggio ha le sue ragioni che, esasperate, diventano torti (vedi il vanesio sposo Benjamin Lavernhe).

 

Voglia di cinema! La frase della settimana

«La tua mente ti dice che c’è qualcosa in camera, qualcosa di brutto, qualcosa che ti schiaccia il petto…» La dottoressa Maggie Q, esperta della materia (anche per pessime esperienze personali), spiega al piccolo Lucas Bond (e indirettamente ai suoi familiari) i sintomi della paralisi del sonno (che lo affligge con incredibili conseguenze per i suoi cari) nel piatto horror Slumber – Il demone del sonno (Slumber, USA/GB, 2017) di Jonathan Hopkins.

 

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