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Il museo Guttuso a Villa Cattolica: un gioiello da valorizzare

Villa Cattolica a Bagheria ospita il museo Guttuso, figlio illustre di questa cittadina a pochi chilometri da Palermo. E tuttavia resta ai margini dei circuiti turistici...

di Clara Di Palermo

Edificata in cima a una collinetta, con il privilegio di poter guardare dai monti fino al mare, Villa Cattolica a Bagheria ospita il museo Guttuso, figlio illustre di questa cittadina a pochi chilometri da Palermo. E tuttavia resta ai margini dei circuiti turistici

 

di  Clara Di Palermo

Di Renato Guttuso, a Villa Cattolica, si trovano opere bellissime, note e meno note, qualche incompiuta, come la celebre “Nella stanza le donne vanno e vengono”, dove i corpi sono, senza spazio ad alcun dubbio, ispirati da Marta Marzotto con cui il pittore ebbe una lunghissima e chiacchierata relazione.
Visitiamo Villa Cattolica in una soleggiata domenica, ci aspettiamo di trovare la classica fila all’ingresso, come accade in numerosi siti museali, ma così non è.
La villa è bella, maestosa, in una posizione incantevole e al centro di un ideale percorso che, in questo territorio poco fuori Palermo, raccoglie ben 33 bellissime ville in appena 7 chilometri e mezzo. Roba da organizzare un giro turistico solo per questo!
La guida è appassionata, competente e scrupolosa nel descrivere sia il territorio e la sua economia, con le famiglie di notabili della cittadina, sia le opere d’arte che sono ospitate nel museo.

“Tutte raccolte grazie a donazioni – racconta – in gran parte elargite dallo stesso Guttuso e, successivamente, dal figlio adottivo Fabio Carapezza Guttuso. Ma nel piano nobile della villa, nelle sale del museo, sono ospitate anche opere di altri autori che hanno voluto rendere omaggio all’artista”. C’è, poi, un’area dedicata alla storia del carretto siciliano, fondamentale mezzo di trasporto delle merci per decenni.
Sorprende una  scultura in bronzo di Guttuso, “L’ edicola”, imponente e molto interessante, sia per l’aspetto cromatico inserito dall’artista che per il particolare della base della scultura, costituita dalla riproduzione in bronzo dei “sanpietrini” che sono tipici delle strade di Roma, con un tombino con la sigla SPQR, e non ultimo per i bellissimi bozzetti. Cattura lo sguardo e invita a restare per osservare anche i più piccoli dettagli.
Nel giardino di Villa Cattolica, in una posizione di assoluto privilegio con vista sul mare, si trova il mausoleo che ospita le spoglie di Renato Guttuso e che fu realizzato da Giacomo Manzù. Suggestivo, fatto con un particolare e rarissimo marmo azzurro importato dal Brasile, quasi a creare un’ideale continuità col mare (in rispetto di un desiderio dello stesso Guttuso), ha sul frontespizio quattro colombe in bronzo che spiccano il volo. cinema
Sempre all’esterno si trova la “Fossa della neve”, esempio di architettura ipogea e innegabile segno di distinzione dato che consentiva, trovandosi sottoterra e quindi godendo di una temperatura fresca, di conservare le riserve alimentari evitandone il deperimento.
La Villa, acquisita dal Comune di Bagheria negli anni ’80, ospita all’interno del complesso anche un interessantissimo e magico “Museo del manifesto cinematografico”. Allestito come se ci si trovasse in una sala cinematografica,  rapisce il visitatore riportandolo in una dimensione fuori dal tempo, attraverso film che hanno fatto la storia del cinema. Ci sono anche i manifesti dei film  “Kaos” e “Roma”, che vennero ideati proprio da Guttuso, e c’è una sezione dedicata ad altri due figli illustri di Bagheria: Giuseppe Tornatore e Ferdinando Scianna.
Il nostro suggerimento è quello di fare una visita a questo bellissimo sito, anche una gita familiare magari un sabato o la domenica (la Villa è aperta dal martedì alla domenica compresi e se si telefona prima in segreteria,  si può fare un giro guidato), portare i bambini e avvicinarli all’arte in un luogo che piacerà sicuramente pure a loro, e poi godere anche dei piaceri della buona tavola in uno dei tanti ristoranti che a Bagheria preparano i piatti della tradizione culinaria della nostra Isola.

 

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