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Vuoi diventare imprenditore agricolo? Quando l’agricoltura può diventare business

L’agricoltura in Sicilia è e rimarrà sempre una grande risorsa. Quando l’agricoltura può diventare business...

di Redazione

Nonostante ancora oggi molti dei terreni agricoli siano utilizzati in modo inefficiente, l’agricoltura è, e rimarrà sempre, una risorsa per la Sicilia. Un terreno agricolo rappresenta un bene molto importante e investire in agricoltura significa difendere e tutelare il proprio patrimonio. Quando l’agricoltura può diventare business

 

di  Luca Licata

L’economia siciliana è caratterizzata prevalentemente dall’agricoltura. Tre quarti della superficie sono utilizzati per impianti agricoli e l’11 per cento della popolazione siciliana è impiegata in questo settore. Il 50 per cento, circa, degli agrumi esportati fuori dall’Italia, proviene dalla Sicilia. Alta pure la produzione di vino.
Basti pensare che si coltivano e producono anche nove milioni di ettolitri di vino, cioè il 15 per cento della produzione totale in Italia.
Purtroppo, però, nonostante le antiche e consolidate tradizioni agricole, il tasso di disoccupazione nel comparto agricolo in Sicilia rimane molto alto. Mentre molto bassa rimane la superficie realmente sfruttata. Possiamo dire infatti, che il territorio sotto il profilo agricolo, è sottoutilizzato.
Ancora oggi, molti dei terreni agricoli sono utilizzati in modo inefficiente. Certo molto influiscono le condizioni climatiche all’interno dell’Isola, ma la causa maggiore è una iniqua e approssimativa distribuzione della terra. Il 90 per cento delle aziende agricole coltiva appena un quarto della superficie coltivabile. La maggior parte della terra appartiene ancora a grandi proprietari terrieri che, a causa dei loro metodi estesi di coltivazione, producono solo il 10 per cento rispetto al 30 per cento della terra coltivabile della Sicilia.

Ma non bisogna scoraggiarsi. L’agricoltura è, e rimarrà sempre, una risorsa per la Sicilia. Un terreno agricolo rappresenterà sempre un bene molto importante e investire in agricoltura significa difendere e tutelare il proprio patrimonio dalle maglia della finanza nel corso degli anni e, perché no, assicurarsi una rendita annua dignitosissima.
Bisogna seguire, però, degli utili accorgimenti che noi intendiamo fornirvi. Innanzitutto, bisogna determinare l’utilizzo futuro del terreno. Per fare ciò, si dovrà fare un’analisi approfondita e cercare la migliore soluzione, tenendo conto delle caratteristiche proprie del terreno.
Va da sé che le potenzialità di un terreno variano in base alla sua ubicazione, alle caratteristiche chimico-fisiche, all’esposizione, alle condizioni climatiche, alle possibilità di irrigarlo e di accedere con i macchinari agricoli, eccetera.

Come fare business in agricolturavigneti
Altrettanto varie sono le strategie di sviluppo: per chi vuole lavorare nel settore, sarà possibile aprire un’azienda agricola, diventare un coltivatore diretto o semplicemente affittare il terreno a un imprenditore agricolo. Un terreno agricolo, per essere sfruttato al meglio, deve avere la giusta esposizione al sole, il giusto grado di piovosità e una bassissima escursione termica.
Se le condizioni climatiche non sono favorevoli, è possibile intervenire grazie alle tecnologie come ad esempio serre artificiali che, a loro volta, limitano il campo d’utilizzo.
Se il terreno agricolo risiede all’interno di un’area speciale come le Igp e Dop avrà sicuramente un valore maggiore, ovviamente va sfruttato per la produzione di questi prodotti.
Decidere come sfruttare un terreno agricolo e quale tipo di coltura utilizzare non è una cosa molto semplice. E’ opportuno, comunque, rivolgersi a un agronomo di comprovata esperienza.

Idee agricole di business
Le idee per business agricolo sono tantissime. E’ sempre meglio andare su coltivazioni specifiche e seguire l’andamento del mercato che ci fornirà gusti, esigenze, desideri del consumatore. Ne abbiamo individuata qualcuna, dandone un accenno sommario sulle caratteristiche e, quindi, sulle linee da seguire.

Apicoltura
Una branca redditizia è rappresentata dall’apicoltura. In Italia, la maggioranza del miele consumato viene importato dall’estero per via dei prezzi minori. Ma in pochi sanno che il miele prodotto in Italia è di qualità superiore, con valori nutritivi più elevati e maggiori controlli sanitari. Tra l’altro, mettere su un’azienda del genere non richiede costi eccessivi. Anzi, si possono impiegare risorse veramente esigue.
Ovviamente, non importa la qualità chimica del terreno, ma bisogna prestare molta attenzione al clima e alle case abitate nei paraggi.

OlivetoOliveto
Negli ultimi anni, la produzione siciliana di olio è crollata. Ma l’olivo è una pianta resistente che si adatta a diversi climi. Anche se la qualità e la quantità di produzione variano di anno in anno. Per vedere le prime produzioni, un piccolo olivo necessita di circa 7 anni e le caratteristiche del terreno sono importanti.

Allevamento di tartufo
Il tartufo è un tubero pregiato che viene raccolto in zone specifiche e che vive in simbiosi con altre piante.
Per avviare una tartuficoltura è assolutamente necessario trovarsi in un terreno particolarmente predisposto a questo tipo di coltivazione.

Allevamento di funghi
Coltivare funghi, invece, è una produzione che può essere realizzata all’interno di strutture artificiali. Gli elementi più importanti da considerare prima di avviare la produzione sono l’accesso ai servizi come acqua ed elettricità.

Frutti di bosco
I frutti di bosco si possono coltivare in zone collinari e molto umidi.
Le condizioni climatiche nel nostro Paese sono ottime, in quanto hanno la giusta escursione termica, la corretta esposizione solare e la piovosità.

Alberi da frutta
La produzione di alberi da frutta in questo periodo non sta conoscendo un momento felice. La causa è legata ai prezzi imposti dalla grande distribuzione, decisamente bassi rispetto alle spese di produzione.

 

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