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I 10 film da vedere (o rivedere) in autunno

Da soli o in compagnia, tristi o in allegria, ecco i 10 film da vedere o rivedere, in autunno...

di Redazione

Ci risiamo, è autunno: le giornate si fanno sempre più grigie, le temperature diminuiscono, così come spesso diminuisce  la voglia di uscire o di dedicarsi ai propri hobby. Naturalmente il cinema, che non teme stagioni, non corre questi rischi, sia che si tratti di nuove uscite, sia che si tratti di pellicole meno recenti, ma che nel tempo sono diventate dei veri classici.

 

di  Elèna Vitrano

Nelle prossime righe scopriremo insieme i film da vedere (o rivedere) in autunno, perfetti per goderci i primi freddi accucciati sul divano di casa.
La luce si fa breve, si accumulano le nuvole, ricominciano le piogge, la natura cambia forma e colore e, assieme ad essa, cambia anche il nostro umore. Sebbene in tanti pensino che l’autunno sia sinonimo di freddo e tristezza,  siamo nelle stagione delle caldarroste, dei profumi intensi, della frutta martorana, del cioccolato, del vino, dei maglioni e dei caldi piumoni. E nei fine settimana rinchiusi in casa, cosa c’è di meglio se non “attrezzarsi” di copertine, pop corn e patatine e farsi una scorpacciata di pellicole senza tempo?

 

Da soli o in compagnia, tristi o in allegria, ecco i 10 film da vedere, o rivedere, in autunno:film

  • C’è posta per te, di Nora Ephron (1998), con Tom Hanks e Meg Ryan: lei possiede una piccola libreria per bambini, lui è un imprenditore che ha appena aperto un megastore di libri proprio a due passi dal negozio di lei, Kathleen, la quale sarà costretta a chiudere di lì a poco. Tra i due naturalmente non scorre buon sangue eppure, senza saperlo, Joe e Kathleen si conoscono già da tempo e vanno d’accordo poiché soliti ad incontrarsi sotto pseudonimo su una chat line, dove e-mail dopo e-mail confidano tutto di sé stessi, eccetto le loro reali identità;
  • Qualcosa è cambiato, di James L. Brooks (1997), con Jack Nicholson e Helen Hunt: Melvin è uno scrittore di successo, nevrotico, indisponente, affetto da disturbi di tipo ossessivo e maniacale e che non perde tempo ad insultare la gente, tra cui il suo vicino Simon, un acclamato pittore gay di New York. L’unico a sopportarlo è Carol, ragazza madre con un figlio che soffre di asma cronico, nonché cameriera del locale dove Melvin è solito fermarsi. Tuttavia, un giorno la cameriera si assenta da lavoro per stare vicino al figlio malato, e nello stesso tempo anche il talentuoso pittore finisce in ospedale. Il “cattivone” sarà così costretto a prendersi cura di Verdell, cane di Simon, e contro ogni aspettativa, piano piano verrà fuori il buono che c’è in lui. Melvin, infatti, sosterrà i due nuovi amici in tutto e per tutto e alla fine arriva persino l’amore;
  • Notting Hill, di Roger Michell (1999), con Julia Roberts e Hugh Grant: ci spostiamo a Londra, per l’indimenticabile love story tra la star del cinema Anna Scott e l’imbranato libraio William Tacker. Per Anna e William è amore a prima vista, tuttavia complicato dalle loro situazioni opposte. Eppure, lui, pur di parlare con lei, si fingerà persino giornalista e curatore della celebre rivista “Cavalli & Segugi” e lei sa che lui è quello giusto;
  • Autumn in New York, di Joan Chen (2000), con Richard Gere e Winona Ryder: una romantica ed autunnale New York fa da sfondo ad una storia d’amore, tanto travolgente quanto drammatica, tra Will Keane e Charlotte. Lui, nonostante non sia proprio un ragazzino, non ha ancora conosciuto l’amore; poi un giorno incontra lei, figlia di una sua vecchia fiamma, e tutto cambia;filmautunno
  • Il diario di Bridget Jones, di Sharon Maguire (2001), con Renée Zellweger, Colin Firth e Hugh Grant: tra i film da vedere in autunno non poteva mancare la nostra Bridget Jones, da poco tornata sul grande schermo con Bridget Jones’s Baby. Come dimenticare le divertenti, ma anche amare, vicende della trentenne londinese che appunta fedelmente sul suo diario le proprie disavventure da single coatta, nevrotica e frustrata, e costantemente tormentata dal suo rapporto compulsivo con sigarette, alcool e cibo;
  • Harry ti presento Sally, di Rob Reiner (1989), con Meg Ryan, Carrie Fisher e Billy Crystal: presentati da un’amica comune, Harry Burns e Sally Albright, due giovani universitari, partono insieme da Chicago in auto con destinazione New York. Lui antipatico e saccente, lei razionale e determinata; durante le 18 ore di viaggio i due, tra una conversazione e l’altra, hanno modo di conoscersi. Ed è subito antipatia! Arrivati a New York, infatti, entrambi si salutano nella speranza di non vedersi mai più. Peccato che il destino avesse già scelto per loro. Infatti, passano gli anni e Harry e Sally si incontrano ciclicamente, fino a quando da cosa nasce cosa…;
  • Indovina chi viene a cena, di Stanley Kramer (1967), con Sidney Poitier, Katharine Hepburn e Spencer Tracy: anni ’60, Matt e Christina Drayton, due genitori molto particolari, rivedono la figlia di ritorno dalle Hawaii che, senza grosse esitazioni, annuncia il suo matrimonio con John Prentice, medico brillante, con mille titoli accademici, e… di colore! Nonostante lo sbigottimento iniziale, i genitori di lei riescono a mostrarsi civili e di larghe vedute, appoggiando così tale decisione. Stessa cosa tuttavia non si potrà dire per la famiglia di lui, decisamente diffidente e quasi razzista;
  • Chocolat, di Lasse Hallström (2000), con Juliette Binoche, Leslie Caron e Johnny Depp: restiamo negli anni ’60, ma ci spostiamo in Francia dove, durante una notte ventosa, la misteriosa e carismatica Vianne e la sua figlioletta Anouk giungono nell’immaginario paesino di Lansquenet. chocolat_inchiestasicilia
    Pochi giorni dopo il suo arrivo, e proprio in pieno digiuno quaresimale, Vianne aprirà un raffinato negozio di cioccolata, destando subito l’attenzione della piccola comunità. Vuoi per il sesto senso con cui la giovane estranea riesce ad intuire le debolezze di ognuno o vuoi per le irresistibili confezioni preparate ad hoc, in poco tempo il nuovo negozio diventa meta prediletta dei concittadini, e nello stesso tempo facile bersaglio di bigotti e moralisti, tra i quali il sindaco del paese. Ma per fortuna Vianne non è sola.
  • I tre giorni del Condor, di Sydney Pollack (1975), con Robert Redford, Faye Dunaway e Max von Sydow: il giovane Joe Turner, nome in codice Condor, scampa miracolosamente alla tragedia che si consuma in un reparto della CIA, dove tutti gli impiegati vengono misteriosamente uccisi. Naturalmente in grave pericolo, in una corsa contro il tempo, Joe scoprirà che nel complotto sono coinvolti anche alcuni membri della stessa CIA, in allarme per una pericolosa fuga di notizie relative all’attività dei servizi segreti statunitensi;
  • Colazione da Tiffany, di Blake Edwards (1961), con Audrey Hepburn e George Peppard: da una parte lei, Holly, una giovane provinciale che vive con il suo gatto a New York, tanto ingenua quanto esuberante, abituata al lusso e ad una vita in piena libertà; dall’altra lui, Paul, promettente scrittore, protetto da una ricca amante. I due abitano nello stesso edificio e ben presto si innamoreranno l’uno dell’altro. Come dimenticare la scena finale del tenero bacio sotto la pioggia scrosciante?
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