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Domenico Guddo. Il fotografo che crea un’atmosfera

di Redazione

 

Le numerose esperienze espositive di Domenico Guddo dimostrano una abbondante produzione di immagini che, specie qualitativamente, meritano gli unanimi consensi ricevuti.

di Andrea di Napoli

Se gli elementi si dispongono accuratamente in posa per lo scatto ed il cielo, che in esterni è sempre lo sfondo migliore, si affolla di nuvole barocche davanti al suo obiettivo, non può trattarsi solo di fortunate coincidenze, ma di una ricerca eseguita con attenzione. Consentendo ai soggetti scelti, siano paesaggi, persone o architetture monumentali, di apparire sempre in armonia con la Natura, il fotografo dimostra che l’esistenza di una realtà indulgente e gradevole, in fondo, è ancora possibile, perché, proprio l’assenza di conflitti, permette alla Bellezza di rivelarsi.

Inizialmente la vera “forza” delle fotografie realizzate da Guddo stava nello stupore e nell’incredulità che riuscivano a trasmettere. In seguito, attraverso uno sguardo sempre più maturo, il fotografo è giunto, nel giro di pochi anni, ad accostare soggetti  contrastanti con candore e, al tempo stesso, con  consapevolezza, proponendo un gusto estetico capace di trasmettere un senso di  pacatezza e di serenità che suggeriscono, a chi osserva le sue raffinate stampe fine-art, di riconciliarsi immediatamente con la propria esistenza e col resto del Mondo.  Guddo Evanescence

L’evoluzione tecnica e l’originalità creativa sono state perseguite con coerenza inducendo l’artista ad inserire nei propri lavori  ordinati effetti grafici ottenuti attraverso la successione di forme uguali che accompagnano lo sguardo dell’osservatore in un affascinante  percorso all’interno di inquadrature eleganti ed equilibrate.

Per mezzo dei moderni strumenti che la tecnologia digitale mette a disposizione dei moderni fotografi e ricorrendo solo a lievi interventi di post-produzione, Guddo ha conseguito suggestivi risultati senza tempo (forse vagamente retrò, ma ineccepibili per la cura ed il gusto classico).

Il titolo che Guddo  è solito “affibbiare” ad ogni immagine talvolta è ironico, altre volte evocativo, altre volte ancora costituisce un’autentica dedica riguardosa, ma, comunque, fornisce sempre un indizio, una traccia per aiutare l’ignaro osservatore a comprenderne meglio il significato.

La sua produzione più recente è orientata esclusivamente verso  le stampe in bianco e nero. Ad una significativa selezione di 22 fotografie è stato attribuito il titolo di “Evanescence”. Le snelle Silhouette di alberi ripresi in controluce e la figura femminile, ammorbidita da un delicato effetto flou, nella penombra di un interno, rappresentano efficacemente la condizione più intima dell’animo umano, quasi sfiorando la “sfera spirituale”, mentre i dettagli delle sculture trasmettono energica vitalità. Realizzate in numero limitato, firmate e certificate, alcune fotografie di Guddo sono state acquistate da appassionati collezionisti, e pubblicate su diverse riviste, sia italiane che straniere.

La mostra fotografica di Domenico Guddo “Evanescence” è stata allestita fino allo scorso 6 marzo 2016, ma è ancora disponibile il catalogo, presso la Galleria d’Arte di Josephine Bonì, sita al piano ammezzato del civico 49 di via Notarbartolo a Palermo.

 

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