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Street-photography – Dieci fotografi per un quartiere

La strada esercita un fascino particolare perché riesce a fornire suggerimenti artistici e molteplici spunti, legati alla vita di tutti i giorni, capaci di stimolare la creatività dei fotografi...

di Redazione

Solitamente “la strada” esercita un fascino particolare perché riesce, ogni volta, a fornire tanti suggerimenti artistici e molteplici spunti, legati alla vita di tutti i giorni, capaci di stimolare la creatività sia dei fotografi solitari che dei componenti delle “pattuglie” di appassionati muniti di fotocamere

 

di  Andrea di Napoli

Le immagini che maggiormente coinvolgono gli osservatori, infatti, non sono tanto i ritratti realizzati in uno studio o gli incantevoli paesaggi di un ambiente naturale, bensì le fotografie scattate un luogo pubblico, all’interno di un comune contesto abitativo, in uno spazio qualsiasi nel quale sia normale la presenza delle persone che agiscono, si muovono, svolgono le loro abituali attività, intrattengono le consuete relazioni sociali. La semplicità della circostanza e la spontaneità dei soggetti presenti sono il principale punto di forza di un genere che al realismo del paesaggio urbano ha saputo aggiungere anche una significativa valenza sociale.

Per coloro che si dedicano alla street-photography, l’ambiente in cui catturare le immagini è proprio la strada della metropoli, come del piccolo borgo, piena di vetrine, di luci, di persone e cose. Lo scopo fondamentale consiste nel riuscire a bloccare rapidamente i fugaci istanti della vita quotidiana di frettolosi passanti. E, se è vero che, fino a qualche tempo fa, chi si accorgeva di essere stato ritratto poteva infastidirsi, ormai accade sempre più spesso che chieda compiaciuto di condividere con l’autore gli scatti in cui appare.locanCarmball
All’interno del suggestivo chiostro del Convento del Carmine Maggiore dei frati Carmelitani di Palermo, con ingresso dal civico n°13 di via Giovanni Grassi, è stata allestita una significativa mostra fotografica che propone una selezione di fotografie realizzate da Fabio Artusi, Paolo Barbera, Marcello Cataliotti, Salvo Cracchiolo, Marina Galici, Victoria Herranz, Antonio Melita, Girolamo Perna, Luisa Vazquez e Nino Pillitteri.
I partecipanti alla collettiva, animati dalla consapevolezza dell’importanza rivestita oggigiorno dalla Fotografia e artisticamente ispirati dalle speciali peculiarità “umane” presenti nel quartiere Ballarò del capoluogo siciliano, espongono due opere ciascuno stampate sia a colori che in bianco e nero su pannelli delle medesime dimensioni (cm.100×70). Inoltre tutte le immagini vengono proposte lungo il perimetro del pio porticato in una forma “minimalista” del tutto coerente con il tema dei contenuti veicolati.
Gli scatti dei luoghi, dei personaggi e delle situazioni “di strada” rivelano una puntuale aderenza con l’attuale realtà locale, vissuta sia dagli abitanti che dai negozianti dello storico mercato, e dimostrano, con misurata discrezione, anche l’impegno degli autori della mostra collettiva “Ballarando”.
In una metropoli dalla spiccata vocazione cosmopolita, come Palermo, è stato piuttosto facile individuare una zona che costituisce un microcosmo attualissimo sia sotto l’aspetto sociale, per la pacifica convivenza multietnica, che dal punto di vista artistico, per la presenza di numerosi dipinti murali che riqualificano l’ambiente.  Eppure, come sempre, a Ballarò restano davvero tutti ancora strettamente legati alle consuete tradizioni.
L’esperienza acquisita “sul campo” rivela, a quanti intendono dedicarsi alla “street-photo”, che per strada è sempre possibile trovare inquadrature interessanti, ma non tutto ciò che si incontra per strada costituisce necessariamente un soggetto originale. Solo i più bravi riconoscono e sanno rappresentare esattamente il momento giusto.

Nel corso dell’inaugurazione dell’evento espositivo, avvenuta nel pomeriggio del 22 giugno, i visitatori sono stati intrattenuti dalle musiche eseguite da Giacco Pojero e Nino Vetri. La mostra fotografica collettiva “Ballarando”, è rimasta aperta al pubblico nei giorni 22 – 23 – 24 giugno presso il Convento del Carmine Maggiore, ma,  comunque,  sarà nuovamente visitabile, nello stesso luogo, dal 29 giugno al 1° luglio 2018. L’ingresso è libero.

 

 

 

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