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Piano sul turismo in Sicilia: una grande scommessa

di Redazione

Secondo i dati forniti dalla Confesercenti, la Sicilia è al nono posto in Italia come numero complessivo di visitatori: 14 milioni in tutto, un quarto rispetto a quanto accade in Veneto.

 

a cura della Confesercenti Sicilia

La Sicilia è al nono posto in Italia per numero di esercizi turistici, di letti totali e di presenze complessive. È quello che emerge dai dati forniti dall’osservatorio di Confesercenti Sicilia.

Il turismo in Sicilia

Il turismo genera per l’Isola il 5 per cento del valore aggiunto e dà lavoro all’8,7 per cento del totale degli occupati. Dalle statistiche regionali si evince così che l’Italia è tagliata in due parti che viaggiano a velocità differenti. In Italia le presenze turistiche sfiorano i 377 milioni annui, ma la capacità attrattiva della Sicilia si ferma a un quarto di quella veneta con il 4 per cento di presenze e il 4,4 per cento di arrivi. Nell’ Isola si registrano 14 milioni all’anno di presenze turistiche; in Veneto 64 milioni, in Toscana 44 milioni e in Emilia Romagna 38 milioni.

Questo, nonostante il 19,7 per cento del totale nazionale di chilometri di coste e il 14,3 per cento del totale nazionale di siti Unesco.

Si tratta di dati ancora impietosi per un settore che dovrebbe trainare la nostra economia.

“Una piccola speranza  – spiega il presidente di Confesercenti Sicilia, Vittorio Messina – si accenderebbe con il Piano sul turismo della Regione Siciliana, intrapreso dall’assessore Li Calzi ed esposto nel corso degli incontri con le associazioni di categoria”.

Valle dei templi Agrigento

L’obiettivo della Regione e dell’associazione è focalizzare l’attenzione sui siti siciliani patrimonio dell’umanità, rendendoli una destinazione turistica privilegiata in cui valorizzare un insieme di prodotti, servizi, attrattive naturali e culturali in grado di richiamare significativi flussi di visitatori. Dalla Valle dei Templi di Agrigento fino alle isole Eolie, passando dalle città tardo – barocche del Val di Noto per arrivare al vulcano Etna. Sono alcuni dei protagonisti dei percorsi dedicati ai luoghi Unesco.

Con i poli di attrazione dei siti patrimonio dell’umanità – spiega ancora Messina – l’intento di Confesercenti è integrare varie tipologie di turismo come quello termale, nautico, religioso, congressuale, enogastronomico, teatrale. Tutto in chiave antistagionale.

Il governo ha dunque tracciato le linee di un piano capace, sulla carta, di coniugare insieme beni culturali e naturali come fattori capaci di generare turismo. “Il settore – riprende il presidente di Confsercenti – va detto a chiare lettere, non basta da solo a rilanciare la Sicilia, senza strutture adeguate. Tanto meno, affidando le proprie chance esclusivamente al banale binomio sole – mare e ignorando le enormi potenzialità del web”.

Nella direzione di offrire un contributo alla migliore organizzazione dei servizi legati alla ricettività turistica, Confesercenti ha costituito Assocamping Sicilia (Associazione nazionale delle imprese turistico – ricettive all’ aria aperta). “Assocamping nasce per accrescere la competitività delle nostre destinazioni turistiche tra cui quelle all’aria aperta, dalle quali ancora è possibile ricavare un forte contributo in termini di opportunità di sviluppo economico e crescita dei livelli occupazionali.

Tra le opportunità da cogliere per il sistema dei campeggi e dei villaggi turistici, c’è il ‘Piano Garanzia Giovani, che offre tirocini formativi remunerati, attraverso i quali favorire l’inserimento professionale di ragazzi in cerca di occupazione.

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