Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Famiglie multiproblematiche

di Redazione

Povere, emarginate, disorganizzate, semi analfabete. Sono le ‘famiglie multiproblematiche; una costante, soprattutto, nelle grandi aree metropolitane.

di Patrizia Romano

Nell’immaginario collettivo, il concetto di emarginazione sociale ci rimanda al singolo individuo. In realtà, quello dell’emarginazione è un fenomeno che colpisce, sempre di più, l’intero nucleo familiare. Si tratta di famiglie investite da una molteplicità di problemi e che, secondo un’accezione sociologica, vengono definite ‘famiglie multiproblematiche’.

Il termine, coniato intorno agli anni Cinquanta da un gruppo di operatori sociali anglosassone, tende a individuare famiglie di bassa estrazione socio-economica e con difficoltà relazionali tra i membri dello stesso nucleo, pertanto, rilegate ai margini sociali. Conseguenza, quest’ultima, che si verifica soprattutto in un contesto urbano ampio, cioè in una grande città o in una più estesa area metropolitana, dove le strutture di aggregazione sociale sono disperse sul territorio e spalmate su aree molto estese e distanti tra di loro, nonché separate da veri e propri confini geografici, che ne determinano non solo l’area, ma anche la cultura, l’estrazione sociale, le condizioni economiche.

Le famiglie multiproblematiche e le istituzioni territoriali

Nel momento in cui emerge il bisogno di aiuto in una famiglia multiproblematica, la richiesta viene inoltrata a istituzioni diverse: scolastiche, giudiziarie, sanitarie, sociali, psichiatriche. In alcune realtà, però, queste istituzioni sono dure a recepire tale richiesta. E’ ciò che avviene nelle grandi aree metropolitane siciliane, in particolare Palermo e Catania dove, a causa del contesto socio-urbano, questa tipologia di famiglia prolifera a dismisura.

Le famiglie multiproblematiche del capoluogo siciliano sono caratterizzate da una condizione di deprivazione economica e culturale. Non dimentichiamo che la miseria è un fattore di grosso rischio per questo tipo di patologie sociali. La mancanza di mezzi e competenze favorisce il verificarsi di comportamenti deviati.

famiglie multiproblematiche

Le famiglie multiproblematiche nei rapporti parentelari

L’altro elemento di emarginazione è rappresentato dalla carenza di cure materne e di rapporti parentelari, legati, spesso, alla giovanissima maternità. Carenza che si manifesta sia dal punto di vista qualitativo sia dal punto di vista quantitativo. La gestione familiare, nonché il ruolo di casalinga, in alcuni quartieri della città, sono assai carenti. Tale carenza provoca nel bambino una serie di disfunzioni nell’ambito integrativo, con gravi ripercussioni su tutta la sua vita futura. Spesso, infatti, una famiglia multiproblematica genera una famiglia multiproblematica. Nasce tutto da lì: dal ruolo carente di genitore.

In alcuni quartieri, è emersa un’alta percentuale di alcoolismo femminile, conseguenza di uno stato di frustrazione in cui vivono le donne.

Questi e altri fattori giocano un ruolo determinante anche sulle dimensioni del nucleo, che nelle famiglie multiproblematiche varia. La maggior parte è rappresentata da nuclei numerosi, resa tale da una mancata programmazione delle gravidanze.

Questo rende la situazione ancora più pesante, soprattutto quando si aggiungono problemi alloggiativi. L’organizzazione abitativa è specchio fedele di una disorganizzazione che aggrava lo stato di miseria. Precarietà e abbandono sono caratteristiche costanti.

All’interno delle mura domestiche, un’altra caratteristica comune è la mancanza di una delimitazione corretta degli spazi. Bambini, adolescenti, adulti non hanno stanze e spazi al di là di quelli comuni, con conseguenze sconcertanti sulla definizione dei ruoli e dei rapporti.

Le famiglia multiproblematiche nei quartieri più disastrati di Palermo

In alcuni quartieri, poi, come, per esempio, il San Filippo Neri, il problema abitativo è reso ancora più grave dalla struttura urbanistica che coinvolge l’intera popolazione del quartiere. Qui esistono edifici dove convivono più di 30 mila persone con i loro 30 mila problemi. Le pareti sono sottili e i drammi vengono trasmessi.

Sul piano dell’assistenza non si fa molto, o meglio, non si fa nulla. Sino al 2005/2006 si è fatto solo assistenzialismo. Oggi, neppure questo. www.attivitasociali.palermo.it

Queste famiglie vivono prevalentemente sulla pensione del vecchio nonno. Non conoscono nessun mestiere attraverso il quale guadagnare. Le entrate sono, spesso, illegali, integrate da sussidi di vario ordine. Emerge quasi sempre l’incapacità di programmare le entrate e le uscite.

Famiglie multiproblematiche sono pure quelle monogenitoriali, in cui la donna, che non ha mai lavorato, abbandonata dal proprio uomo, rischia di perdere la ‘patria potestà’.

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