Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Voglia di cinema!

di Massimo Arciresi

Vi consigliamo…di Massimo Arciresi

 

Due giorni, una notte (Deux jours, une nuit, Belgio/Francia/Italia, 2014) di Luc Dardenne, Jean-Pierre Dardenne con Marion Cotillard, Fabrizio Rongione, Catherine Salée, Olivier Gourmet 

I fratelli Dardenne continuano a esplorare con sguardo lucidamente antropologico il mondo del lavoro. Qui una giovane donna (maiuscola Cotillard, dimessa e credibile in ogni sua ripetizione) reduce da depressione non viene reintegrata nell’azienda fotovoltaica in cui fa l’operaia, in seguito a una sleale votazione dei colleghi che in cambio del suo licenziamento riceveranno un bonus. Sorretta dal paziente marito (un solido Rongione), Sandra, così si chiama, dopo avere ottenuto dal capo una seconda consultazione, interpella nel giro di un weekend tutti i lavoratori (la netta maggioranza, purtroppo) che le sono andati contro, nella speranza di un ripensamento collettivo. Ruvido ma mai tetro, con un risvolto importante, un film rifinito, perfetto perfino nelle studiate divisioni di campo (pure visive).

 

Oppure… 

Scusate se esisto! (Italia, 2014) di Riccardo Milani con Paola Cortellesi, Raoul Bova, Corrado Fortuna, Lunetta Savino 

Dopo il buon risultato di Nessuno mi può giudicare, Cortellesi (bravissima) e Bova (sufficientemente spiritoso) tornano briosamente insieme. Ci sono delle differenze. Anzitutto a dirigere è il marito di Paola, la quale qui ha voce pure sul copione. In secondo luogo, si parla ancora con ironia di disoccupazione, ma facendo riferimento a un vero complesso di cemento della periferia romana da riqualificare secondo il progetto di un architetto donna. Terzo, Raoul fa il gay. La protagonista, brillante laureata abruzzese tornata in Italia per nostalgia, accetta lavoretti ed è costretta a celare i suoi talenti. 

 

La frase della settimana 

«…o trovatevi pure un’altra “ghiandaia imitatrice”!» Jennifer Lawrence, simbolo ispiratore della sommossa nella cadente società del futuro soggiogata dal dittatore Donald Sutherland, detta le sue condizioni ai capi dell’insurrezione Julianne Moore e Philip Seymour Hoffman in Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte I (The Hunger Games: Mockingjay – Part 1,USA, 2014) di Francis Lawrence.

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