Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Voglia di cinema!

di Massimo Arciresi

Vi consigliamo…di Massimo Arciresi

 

Le Week-End (id., GB/Francia, 2013) di Roger Michell con Jim Broadbent, Lindsay Duncan, Jeff Goldblum, Xavier De Guillebon

Coppia attempata di Londra festeggia l’anniversario matrimoniale recandosi a Parigi, memore dell’ormai lontana luna di miele. Sembra una normale vacanza borghese di qualche giorno, ma pian piano emergono con prepotenza tutte le amarezze di un periodo difficile, e di una vita. Meravigliosamente denso grazie allo script di Hanif Kureishi (che ha più volte collaborato con l’eclettico regista Michell), un film colto e profondo, prima che tenero e divertente (a dispetto del trailer), che tratteggia alla perfezione i suoi personaggi tra angosce intrinseche, acciacchi e perfino recondito erotismo. In stato di grazia i protagonisti, ai quali va aggiunto il “marziano” Goldblum (il collega professore americano), personaggio apparentemente superficiale (in tutti i sensi) eppur fondamentale, e difficile da rendere.

 

Oppure…

Jersey Boys (id.,USA, 2014) di Clint Eastwood con John Lloyd Young, Vincent Piazza, Erich Bergen, Michael Lomenda

Dall’omonimo musical, la storia del cantante Frankie Valli, dai timidi inizi negli anni ’50 ai vertiginosi successi del decennio successivo, insieme al suo armonioso e umanamente fragile gruppo, i Four Seasons (formato da DeVito, Gaudio & Massi). Cresciuto fra italo-americani (c’è perfino un giovane Joe Pesci), non tutti di specchiata onestà (vedi il premuroso boss interpretato da Walken), il nostro si riscatta, ma s’imbatte in vari guai. Eastwood usa le gradevoli melodie della band per imbastire una pellicola scorrevole, che neanche tanto nascostamente guarda a Scorsese. Unico numero coreografato alla fine.

 

La frase della settimana

«Che succede, hanno liberato la Palestina?» Baya Belal al marito pescatore di Gaza Sasson Gabay, solitamente sciatto e cambiatosi d’abito (l’“impuro” maiale che è rimasto intrappolato nelle sue reti gli sta fruttando qualche soddisfazione in denaro), in Un insolito naufrago nell’inquieto mare d’Oriente  (When Pigs Have Wings,Francia/Germania/Belgio, 2011) di Sylvain Estibal.

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