Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Voglia di cinema!

di Massimo Arciresi

Vi consigliamo…di Massimo Arciresi

Nymphomaniac – Vol. 2 (Nymphomaniac: Vol. II,Danimarca/Belgio/Francia/Germania/GB, 2013) di Lars von Trier con Charlotte Gainsbourg, Stellan Skarsgård, Shia LaBeouf, Willem Dafoe

Diviso in due e privato – per volontà della produzione – dalle parti più spinte (realizzate con professionisti del porno), il film del programmaticamente sgradevole (anche fuori dal set) von Trier è la terza tappa  – dopo Antichrist e Melancholiadi un percorso di consapevole “depressione artistica”. È anche la più ardita: filtrare i propri malesseri attraverso la movimentata vita sessuale di una ninfomane dal nome maschile, Joe (Stacy Martin da giovane, la Gainsbourg in età matura), che narra le proprie imprese al caritatevole ed erudito tizio (Skarsgård) che la ospita in una misera ma significativa casa dopo un pestaggio. Un vizio che, come è stato innescato, può essere “spento”, un’insoddisfazione profonda fintamente colmata dagli orgasmi. In fondo, si parla di cinema, di regole rigide ma trasgredibili.

 

Oppure…

Song’e Napule (Italia, 2014) di Marco Manetti, Antonio Manetti con Alessandro Roja, Giampaolo Morelli, Serena Rossi, Paolo Sassanelli

Diplomato al Conservatorio, un pianista napoletano entra nella Polizia di Stato della sua città per indesiderata raccomandazione e viene sbattuto nel deposito. Il suo talento musicale, però, potrebbe tornare utile per infiltrarsi nella band neomelodica che si esibirà al matrimonio della figlia di un pregiudicato, dove è attesa la presenza di un sanguinario latitante. Al loro quinto (ufficiale) film per il cinema, i Manetti Bros. ribadiscono che il loro divertimento è il nostro. Un omaggio intelligente ai generi italici (poliziesco in testa) è forse uno dei pochi modi rimasti per essere originali.

 

La frase della settimana

«Essere morti, a volte, può essere un vantaggio.» Il “vecchio” Robert Gustafsson al nuovo amico Iwar Wiklander (dopo aver visto rotolare malamente un cadavere) ne Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve (Hundraåringen som klev ut genom fönstret och försvann, Svezia, 2013) di Felix Herngren.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.