Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

In Sicilia l’eccellenza medica è accreditata

di Redazione

Il prestigioso accreditamento internazionale è stato raggiunto dal reparto di trapianti di midollo osseo dell’ospedale Cervello di Palermo dopo 25 anni di successi nelle procedure di trapianto.

 

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Accreditamento  JACIE (Joint Accreditation Committee of ISCT Europe and EBMT) per i trapianti di bProgenitori Emopoietici e il compimento di 25 anni di attività della struttura ospedaliera.  Due eventi di grande rilievo che hanno coronato un quarto di secolo di duro lavoro condotto dal Centro trapianti dell’Ospedale V. Cervello di Palermo. Svoltesi presso l’Aula Magna “Maurizio Vignola” dello stesso ospedale, in presenza di numerosi pazienti, personale medico e paramedico e delle autorità, tra gli altri, il sottosegretario al Ministero della Salute On. Fadda, l’Assessore Regionale alla Salute, Lucia Borsellino  e il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, i due momenti hanno segnato un traguardo importante per il Centro. JACIE,  fondato nel 1998 in Europa dalle due associazioni europee  leader del settore, ha visto il suo percorso  tutto in ascesa. Tale accreditamento è nato modellandosi sul FACT statunitense, collaborando con il quale sono stati stabiliti gli standards di valenza internazionale FACT-JACIE. È quindi un accreditamento volontario all’eccellenza che ha come scopo  primario il miglioramento della qualità del lavoro dei Centri trapianti Europei e dei  servizi che con loro collaborano (centri di raccolta e laboratori di terapia cellulare).

L’accreditamento JACIE  prevede un lavoro di preparazione del Centro per giungere all’invio on line della documentazione e alle successive visite ispettive in sede da parte di ispettori. Alle  visite ispettive seguono i report degli ispettori accreditati dal JACIE  e le correzioni  effettuate dai centri stessi in adeguamento alle loro osservazioni. Questi standards  JACIE coprono ogni aspetto della clinica trapiantologica, della raccolta e manipolazione  dei progenitori emopoietici; procedono secondo items molto dettagliati, e vogliono fornire i minimi requisiti di un lavoro di qualità per chi opera in questo campo. Con un  manuale per la loro corretta interpretazione, gli standard diventano per il Centro una  lista di contenuti clinico/organizzativi rispetto ai quali adeguare le proprie modalità  operative. Ovviamente, questo percorso richiede che nelle strutture sia attivo un  programma di QM (quality management). L’accreditamento e i relativi standard  riguardano la gestione e valutazione della qualità nel campo dei trapianti di midollo osseo. Ogni punto ha i propri sottopunti.

Ma a chi interessa la qualità in medicina?  A chi regola, controlla e paga, naturalmente.

Questi deve sapere  se chi opera, fa bene il proprio lavoro. Ma anche chi lavora bene, vuole avere un maggiore riconoscimento, rispetto a chi  non agisce bene … Ma, soprattutto, la qualità in medicina interessa a chi usufruisce dei servizi.

 

La classica domanda che ci si  sente fare da tutti coloro che presentano patologie, dai loro parenti ed amici è: ma tu li conosci quei medici?

Sai se sono bravi?

Proprio da qui nasce, per esempio, tutta la domanda di prestazioni private. Infatti, quando c’è di mezzo la propria salute o dei propri cari, si mette in gioco tutto!

Ma a chi dà fastidio parlare di qualità?

‐ Ai professionisti seri che pensano di farlo già e in modo meno farraginoso di quanto viene in genere proposto da chi è fuori dalla professione e  tendono a considerare i processi di accreditamento come tempo sottratto al lavoro vero

‐ Ai professionisti dediti, prevalentemente, ai propri interessi in quanto, forse, l’idea  di un controllo e di una verifica un po’ li disturba. I più pericolosi  perché aggireranno l’ostacolo formalizzandolo, delegandolo e, quindi,  burocratizzandolo.

Oggi la Sicilia, che, lo ricordiamo, vanta numerosi centri d’eccellenza, ma, sfortunatamente,  non altrettanto un’immagine di qualità percepita  dagli utenti,   può annoverare  un Programma Trapianti composto da un’unità clinica di trapianti di midollo osseo, diretto dalla  dott.ssa Scimè; da un’unità di raccolta aferesi collection che opera all’interno del servizio trasfusionale diretto dal dott. Raimondo Marcenò e dal laboratorio di processazione, diretto dalla dott.ssa Alessandra Santoro.

Ciò permette di offrire alla popolazione dei pazienti siciliani la garanzia , grazie all’accreditamento internazionale, che i protocolli adottati, e le procedure eseguite, rispondono pienamente a criteri condivisi in una dimensione globale.

Fermo restando che non si vuole perseguire l’utopia di un mondo perfetto che possa esentare il professionista dal dramma della responsabilità personale di fronte al singolo, ogni procedura descritta nel manuale ha il significato di un valido promemoria operativo offerto al professionista impegnato nella relazione di  cura con quella particolare persona che lo interpella, senza la quale non c’è qualità della professione, né soddisfazione per chi lavora, né, tanto meno, garanzia per i pazienti nel cui unico interesse deve operare il mondo medico.

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