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Max Pezzali: 20 volte 883

di Redazione

In occasione di un incontro a Palermo, presso la sede della Mondadori, con i suoi fan siciliani, per presentare il suo ultimo album ‘Max 20’, l’ex cantante degli 883 ci ha concesso una chiacchierata, ripercorrendo la sua carriera artistica

Di Beatrice Messina

Maglietta con il logo della Harley-Davidson (di cui va matto da sempre), coppola e look da ragazzino. Così Max Pezzali,  ex frontman del gruppo che ha segnato la scena musicale italiana degli anni ’90,  gli 883 , si è presentato ai suoi fan martedì 2 luglio alla Libreria Mondadori di Via Ruggero Settimo a Palermo, per presentare “Max 20”, un album che celebra i suoi 20 anni di carriera; 20 anni pieni di successi e tormentoni come Hanno ucciso l’uomo ragno, Come mai o La dura legge del gol.

L’album è composto da tre inediti e dai suoi maggiori successi, reinterpretati in collaborazione con i più importanti cantanti italiani; ricordiamo tra gli altri Jovanotti, Claudio Baglioni, Raf, Nek, Edoardo Bennato, Eros Ramazzotti.

L’accoglienza dei fan palermitani è stata molto calorosa. Moltissimi i giovani, e meno giovani, che hanno fatto di tutto per un autografo e una foto con Max. Assenti, invece i giovanissimi e ciò lascia pensare che i fan di Max Pezzali sono, in linea di massima, quelli che lo hanno seguito sin dai suoi esordi, dall’estate del 1992.

Proprio in questo clima molto familiare, alla fine del pomeriggio, Max Pezzali ci ha concesso  una breve, ma piacevole chiacchierata.

Qual è, alla luce del tuo percorso musicale e di vita, la sensazione che provi a sapere che un’intera generazione è cresciuta con le tue canzoni, e che queste sono diventate colonne sonore della loro vita?

C’è un grande orgoglio da parte mia. Se penso a vent’anni fa, quando non avrei mai immaginato di arrivare ‘vivo’ alla fine dell’estate del ’92, sapere di essere ancora qua e di esser diventato un’icona per molti, è un privilegio enorme. La prima cosa che mi viene in mente è un sentimento di gratitudine verso il pubblico e chi mi ha voluto bene fino ad oggi e credo che queste sensazioni per un’artista siano cose molto importanti.

‘Max 20’ è una raccolta di collaborazioni e di reinterpretazioni dei tuoi vecchi successi. Qual è la collaborazione che, a livello musicale, per te è stata più interessante?

Non voglio essere ingeneroso nei confronti di nessuno dei partecipanti. Ogni duetto ha una propria storia e una propria dignità artistica. Per me, però, ha un immenso valore il duetto con Lorenzo Jovanotti, non solo perché siamo cresciuti insieme, ma anche perché ha proprio cambiato il pezzo, rendendolo totalmente un’altra cosa. Jovanotti è stato forse l’unico artista che ha proprio cambiato volto alla canzone.

 Invece qual è il duetto che sogni di fare?

 Dato che i sogni sono gratuiti e conviene sempre sognare in grande, per me sarebbe un onore duettare con un grande artista internazionale straniero, come i Metallica o con Bruce Springsteen.

 Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

 Da fine ottobre, partiremo con un tour in giro per l’Italia nei Palazzetti dello Sport; tra le tappe vi sono Roma e Milano in primis. Quest’estate ci sarà da lavorare molto, un po’ per promozione e un po’ per la preparazione di trasmissioni televisive varie che vedranno me come protagonista o coprotagonista.

 Qualche anticipazione?

Certo! Una tra le novità è la  cosa che credo cominceremo a girare la settimana prossima. Il programma andrà in onda su Italia1 e vedrà me e un altro conduttore alla ricerca dei grandi tormentoni estivi.


 

 

 

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