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Prezzo/litro o Prezzo/dose? Il dilemma del consumatore

di Redazione

Una disposizione dell’Aise, invita il settore della detergenza a indicare il prezzo in rapporto al dosaggio. Ma per il consumatore è ancora una chiave di lettura difficile e complicata

Di Patrizia Romano

Al reparto detersivi di molti supermercati, il prezzo non viene più indicato in rapporto al litro o al chilo, come si è sempre fatto con tutta la merce di largo consumo, ma in rapporto al dosaggio. Una nuova chiave di lettura che disorienta il consumatore, da sempre abituato a individuare il prodotto più conveniente in rapporto all’unità di misura del prodotto. Il rapporto prezzo/litro o prezzo/Kg è sempre stato molto utile per confrontare i prodotti tra di loro, nonché l’unico sistema per scegliere il più conveniente. Al posto del rapporto prezzo al litro, sul cartellino viene indicato il prezzo per misurino, cioè quanti misurini contiene il flacone e, quindi, quanti lavaggi si possono fare con quello stesso flacone. Vatti a raccapezzare sul prodotto economicamente più conveniente.

Al di là, comunque, del disorientamento prodotto nel consumatore per anni abituato in un certo modo, il supermercato che fa questa scelta, in realtà, non commette un’irregolarità, ma semplicemente un’operazione sconveniente rispetto alle vecchie consuetudini di acquisto.

Questi punti vendita, infatti, applicano una direttiva dell’Aise, Associazione internazionale dei saponi e dei detergenti. Questa associazione rappresenta il settore dei detergenti a livello europeo, al quale alcuni supermercati hanno deciso di aderire.

E’ spontaneo, però, chiedersi se una disposizione maturata in seno a un’associazione, certo rappresentativa a livello europeo, può, comunque, sovrapporsi a una legge nazionale e, addirittura, eliminarla.

Nella realtà dei fatti, possiamo dire che non esiste una normativa vera e propria che impone ai punti vendita di detersivi un’esposizione ben precisa dei prezzi. Non esistendo una legge specifica, l’Aise, essendo l’unico ente rappresentativo del settore, può permettersi di invitare gli esercizi commerciali del settore a esporre i prezzi secondo il dosaggio.

In realtà, la dose indica la concentrazione delle varie sostanze che compongono quel prodotto. Il consumatore dovrebbe, quindi, attenersi a usare le dosi necessarie per ogni lavaggio indicate sul cartellino dei prezzi. Questo significherebbe un consumo congruo del prodotto detergente con conseguente risparmio economico e, teoricamente, minore dispersione di sostanze chimiche nell’ambiente.

Poiché l’Aise è un organismo preposto a garantire la sicurezza del prodotto in funzione del rispetto per l’ambiente, può permettersi di proporre soluzioni con finalità di questo tipo.

L’idea, quindi, di indicare i prezzi a misurino, non solo non è scorretto, ma, teoricamente, dovrebbe dare maggiori garanzie.

Non sottovalutiamo, inoltre, che, maggiore è la concentrazione del prodotto, più piccolo può essere il flacone e, quindi, meno plastica verrà immessa nell’ambiente.

Tutto questo, in attesa che il consumatore si abitui in tempi brevi a questa nuova chiave di lettura dei prezzi e che segua quanto indicato sul cartellino dei prezzi in maniera veramente opportuna

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