I colleghi dell’imprenditore Cannizzo accusano: lo Stato lo aveva abbandonato
Non sarebbe stato un infarto la causa della morte di Nunzio Cannizzo, imprenditore di Gela deceduto nei giorni scorsi.
Lo affermano i colleghi, secondo cui Cannizzo si sarebbe lasciato morire dopo l’abbandono dello Stato.
L’imprenditore, che insieme ad altri soggetti aveva gestito per quasi dieci anni il servizio di rifiuti nella cittadina, aveva denunciato e fatto condannare 11 mafiosi colpevoli di estorsioni. Cannizzo vantava crediti per 8 milioni di euro mai pagati.
La redazione