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Senza fissa dimora – Politiche della solidarietà a Palermo

Cresce a Palermo la mobilitazione sul problema delle famiglie senza casa e dei senza fissa dimora...

di Redazione

Cresce a Palermo la mobilitazione sul problema delle famiglie senza casa e dei senza fissa dimora

 

di  Mario Guglielmino*

L’assessorato alla cittadinanza solidale ha promosso l’istituzione di un tavolo tra le associazioni di volontariato e gli attori  in prima linea sul territorio, i quali si prendono cura delle persone che a causa della crisi economica o del disagio personale e sociale, vivono in condizioni di grave emarginazione, senza la possibilità di usufruire di un alloggio. Il tavolo assessoriale sulla povertà giunge dopo la mobilitazione civica, sfociata in una assemblea  permanente, a seguito delle tragiche morti di tre clochard. E contestualmente alla protesta avviata da Fratel Biagio Conte, una vita offerta e dedicata a coloro che rimangono davvero privi di qualsiasi  riferimento. Il tavolo, per il quale è impegnato attivamente il CESVOP (Cento servizi per il volontariato) per una prima forma di coordinamento, si sta riunendo settimanalmente alla presenza dell’assessore Giuseppe Mattina, per cercare di mettere in campo alcune soluzioni, mediante la costituzione di una  Rete Civica di sostegno. Aveva suscitato l’attenzione di molti la protesta simbolica di Fratel Biagio, che aveva deciso di trascorrere anch’egli sotto un giaciglio improvvisato le fredde notti  palermitane. Esponenti politici e lo stesso Arcivescovo Lorefice si sono quindi rivolti allo stesso Biagio Conte per fornire rassicurazioni sulle prossime iniziative di concreta  assistenza. L’assessorato ha già individuato alcune linee, lungo le quali poter  intervenire. Il raddoppio della disponibilità di posti letto nei dormitori e l’incremento  dell’assistenza su strada, nell’immediato.
Altre iniziative, di medio e lungo periodo: l’ampliamento dell’offerta  dei dormitori nell’arco delle 24 ore, con trasformazione in centri di accoglienza per ogni necessità; l’adozione di un domicilio formale per poter fruire delle agevolazioni del reddito di inclusione; l’attivazione dei percorsi previsti dal Pon/metro (casa e inclusione).

E’attesa a breve la pubblicazione dei bandi per le iniziative di assistenza, con i fondi per Palermo, cospicui, e che ammontano ad alcune decine di milioni  di euro.

L’assemblea civica permanente ha invece come punto di riferimento e di incontro la Real Fonderia alla Cala, dove il folto gruppo di cittadini cerca di individuare alcune  soluzioni da presentare all’amministrazione comunale. Tra le proposte provenienti dal mondo politico, quella di Nadia Spallitta, di ultilizzare gli immobili dell’Opera Pia Ruffini per accogliere i senza casa. Il Comune intanto sta predisponendo almeno 5 unità immobiliari  sulle quali iniziare a sperimentare le modalità  di abitazione e autorecupero da parte dei senza casa.

*Movimento Voci Attive

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